Paneuritmia


03. Davane – Dare


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Testo traslitterato


Davane

Pălni vsjaka tvar s život,

budi radost văv duha,

razveseljava sărcata ni.

Gree, grej slănceto blagodatno,

celuva nežno cjalata zemja

i ja okičva s prelestni, bezbroj cvetja.

Traduzione


Dare

Riempie di vita ogni creatura,

desta gioia nello spirito,

rallegra i nostri cuori.

Splende, splende benefico il sole,

bacia teneramente la terra intera

e la adorna di incantevoli, innumerevoli fiori.

Descrizione dell’esercizio

1. Poiché i primi dieci esercizi si eseguono senza interruzioni, la posizione di partenza del terzo esercizio corrisponde a quella con cui si conclude il secondo esercizio: l’appoggio è sul piede sinistro e le mani le mani toccano il petto con le dita rivolte verso l’alto. 

2. Sul primo tempo della prima misura si fa un passo avanti con il piede destro. Allo stesso tempo le braccia si distendono portando in avanti le mani, che scendono fino all’altezza dei gomiti restando sempre con i palmi rivolti verso l’alto, come nell’atto di offrire qualcosa.

3. Sul primo tempo della misura successiva si fa un passo avanti con il piede sinistro, mentre le braccia si flettono riportando le mani alla posizione iniziale. I movimenti 2 e 3 si alternano per tutta la durata dell’esercizio. L’esercizio si conclude con l’appoggio sul piede sinistro e le mani al petto.

Approfondimenti

Durante questo esercizio le braccia si muovono in avanti e poi ritornano al petto. Questo rappresenta uno scambio corretto fra il mondo interiore e il mondo esterno, fra noi e la Natura. L’essere umano deve elaborare e donare tutto ciò che ha ricevuto dalla Natura.

Questi movimenti magici lavorano per l’autoeducazione dell’essere umano, poiché attraverso di essi viene inviato nel mondo un potente impulso a dare. È così che si diviene consapevoli della grande idea del dare e del ricevere. È chiaro che questi esercizi sono molto elevati: essi risvegliano nell’uomo le qualità che saranno alla base della Nuova Cultura che arriva, che sarà la cultura del sacrificio, del dare e dell’abnegazione per gli altri.

Attraverso questi movimenti l’uomo entra in contatto con delle forze di cui non sospettava l’esistenza, entra nella vita dell’abbondanza. Quanto più egli dà, tanto più riceve. Se l’essere umano è come un recipiente pieno, finché il suo contenuto non viene versato egli non può mettervi dentro nient’altro. Se il recipiente viene svuotato, allora sarà di nuovo possibile riempirlo; se non viene svuotato, allora vi rimarrà ciò che è vecchio. L’uomo deve distribuire tutto ciò che riceve per poter ricevere qualcosa di nuovo.

Questo è un processo di ristoro, rinnovamento, crescita, gioia e forza. Se la sorgente non desse ciò che riceve continuamente, non sarebbe in grado di ricevere nuovi flussi, allora, in quelle condizioni, l’acqua diventerebbe stagnante, paludosa. Che differenza tra questa sorgente e una in cui l’acqua scorre! Nella prima vi è decomposizione e morte, in quella che scorre vi è movimento e vita.

dal libro “Panevritmijata”, Sofia, 1938