Conferenze sul Rila – Anno 1940

14 agosto 1940, Sette Laghi di Rila

15 agosto 1940, Sette Laghi di Rila

16 agosto 1940, Sette Laghi di Rila

10. La Gioia divina


Gli uomini di oggi si dividono in secolari e spirituali e si distinguono per il loro modo di fare: gli uomini secolari, che comprendono i materialisti, procedono dai risultati alle leggi e dalle leggi ai principi; gli uomini religiosi o spirituali procedono in modo opposto: dai principi alle leggi e dalle leggi ai risultati.

Osservando i luoghi attorno ai Laghi vedrete che essi hanno una certa struttura, una certa architettura che nessun uomo ordinario è in grado di realizzare. Vi hanno lavorato Esseri perfetti, elevati, di fronte ai quali anche i più grandi studiosi della terra sono come bambini d’asilo o di prima elementare. Questi luoghi sono fra i più belli del Rila. Mentre camminate nei dintorni dei Laghi studiate la flora e la fauna del Rila, la disposizione, la struttura e la composizione delle rocce e degli strati terrestri. Muoversi consapevolmente in montagna significa sperimentare una vera Gioia divina.

Quando si parla della gioia, notiamo che tutti gli esseri umani aspirano a essa, ma non interessa loro cosa sia questa gioia e cosa nasconda dentro di sé. Per loro l’importante è gioire. Noi invece diciamo: aspirate alla pura Gioia divina, in cui non vi sono condizioni per le sofferenze. Quindi vi sono due tipi di gioie: quella umana e quella divina. La gioia umana porta con sé sia gioia che sofferenze, mentre quella divina porta solo gioia. In questo caso è preferibile che l’uomo accolga la sofferenza che porta gioia anziché la gioia che porta sofferenza. Una vita di sofferenze e gioie è da preferire a una vita senza sofferenze ma anche senza gioie. L’uomo secolare preferisce la gioia alla sofferenza, mentre quello spirituale preferisce la sofferenza alla gioia. La vita dell’uomo secolare inizia con la gioia e termina con la sofferenza; la vita dell’uomo spirituale inizia con la sofferenza e termina con la gioia. La vita divina inizia con la gioia e termina con la gioia: essa riconcilia le gioie e le sofferenze dell’uomo ordinario e dell’uomo spirituale, generando da esse la Gioia divina. Nella vita spirituale il dolore deve cedere il proprio posto alla gioia, mentre nella vita materiale è la gioia a dover cedere il proprio posto al dolore. Solo in questo modo il dolore e la gioia potranno riconciliarsi e trasformarsi in Gioia divina. Soltanto l’amore è in grado di riconciliare la gioia e il dolore.

C’è una cosa che dovete sapere: qualsiasi cosa facciate, non potrete liberarvi dalle sofferenze. Tutti gli esseri viventi soffrono. Più è alto il loro grado evolutivo più saranno grandi le loro sofferenze. Queste ultime esistono in tutti i mondi: quello fisico, quello dei sentimenti e quello della mente. Quando soffre e impiega in modo intelligente le proprie sofferenze, l’essere umano acquisisce un capitale con cui costruisce il proprio futuro. Nel mondo fisico questo capitale è costituito dalle sue azioni, nel mondo spirituale dai suoi sentimenti e nel mondo mentale dai suoi pensieri. In altre parole: la moneta di scambio del mondo fisico si cela nelle azioni, quella del mondo del cuore si cela nei sentimenti e quella del mondo della mente si cela nei pensieri. Quando non agisce bene, l’essere umano si priva di capitali nel mondo fisico; quando non sente correttamente si priva di capitali nel mondo del cuore e quando non pensa correttamente si priva di capitali nel mondo mentale. Dal momento che lo sapete, non arrabbiatevi in nessuna occasione e per nessun motivo. Quando ricevete dei beni, gioite; quando ve li portano via, gioite ugualmente. L’essere umano deve arrivare a un tale autocontrollo da poter mantenere la propria pace interiore sia quando perde sia quando guadagna. Chi possiede autocontrollo apprezza allo stesso modo sia il bene sia il male.

E così, perché riescano a far fronte al male e al bene, gli esseri umani devono liberarsi dalle illusioni della vita, cioè devono comprenderle. Quando nella propria vita ci si imbatte in qualche illusione occorre sapere come uscirne. Nel mondo fisico le illusioni sono inevitabili: per esempio, se vi trovate su un treno, su una carrozza oppure su un’automobile, avete l’impressione di essere fermi, mentre gli oggetti si muovono. È effettivamente così? Inoltre, se vi muovete verso ovest, gli oggetti si muoveranno verso est. Anche questa è un’illusione. Finché guarda alle illusioni come se fossero cose reali, l’essere umano non ha trovato la retta via nella vita. Egli deve vivere per molto tempo sulla terra per potersi liberare di tutte le illusioni e prendere la retta via.

Come si può vivere a lungo sulla terra? Attraverso le reincarnazioni. L’essere umano si reincarnerà molte volte finché non imparerà le lezioni della vita. Ma anche questo non è facile. Per reincarnarsi e venire sulla terra l’essere umano deve concorrere con milioni di anime. Una di queste si reincarnerà, ma prima di riuscirci passerà attraverso grandi sofferenze. Quando si sarà reincarnata, inizierà un’altra lotta: quella per primeggiare. Ognuno vuole essere ricco, forte, colto, e occupare il primo posto nel mondo. Perché si vuol essere i primi? Non si può forse essere gli ultimi e lavorare da quella posizione per realizzare i propri desideri? Se sei primo nella gioia sarai ultimo nel dolore e, viceversa, se sei primo nel dolore sarai ultimo nella gioia. Questi sono gli inevitabili percorsi della vita umana. Quale ricco non si è impoverito? E quale povero non si è arricchito? Ecco, Davide era un pastore e in seguito divenne uno dei più eminenti re di Israele. In quanto re, egli pensava di poter fare tutto ciò che voleva, ma vide che non era così. Per ogni suo errore egli dovette pagare. In ogni essere umano vi è un Davide, un Salomone, con cui bisogna comportarsi in modo ragionevole. In ogni essere umano vi sono alcuni degli antichi profeti, che devono essere collocati ciascuno al proprio posto.

Dal momento che lo sapete, guardatevi dal vostro passato, in cui si celano alcune caratteristiche negative. Per esempio, l’uomo di oggi si dichiara contro la guerra, non vuole uccidere, non vuole compiere crimini. Perché? Perché così metterebbe in pericolo la propria vita. Nonostante ciò egli lotta in ogni momento con i propri pensieri e sentimenti. In questa lotta alcuni pensieri e sentimenti scompaiono, e per lo più quelli migliori. Alla fine egli pensa di aver vinto. La lotta interiore dell’essere umano deve cessare; quando sarà cessata, insieme a essa cesserà anche quella esteriore.

E così, per fronteggiare le difficoltà, le avversità e le contraddizioni della vita, l’essere umano ha bisogno di una mente luminosa, di un cuore nobile e di un corpo sano.


10a Conferenza del Maestro, tenuta il 14 agosto 1940 presso i Sette laghi di Rila

 


Traduzione di V. Gencheva e M. A. Salvemini

11. La forza magica dell’amore

 

Molti autori hanno provato a descrivere l’amore, ma in tal senso ci sono riusciti solo parzialmente, non del tutto. Perché? L’amore possiede qualità che non si prestano a essere descritte. Inoltre l’amore possiede qualità che tuttora non sono note agli esseri umani e, dal momento che non sono loro note, essi non possono né parlarne né descriverle. Qualcuno dice che il proprio cuore bruciava d’amore. Che amore è quello che può bruciare il cuore di un essere umano? L’amore non potrebbe mai bruciare un cuore. Direte che soffrite per amore. Anche questo non è vero. L’amore non causa sofferenze, ma esclude ogni sofferenza. È vero che qualcuno soffre, che il suo cuore brucia a causa delle sofferenze, ma non è l’amore a esserne la causa. Il fuoco che causa le sofferenze e brucia il cuore umano non è il fuoco sacro dell’amore.

Tutti parlano dell’amore come attributo di Dio, ma essi stessi non sanno cosa quell’amore rappresenti. L’amore è una cosa complessa, e tra le sue qualità ci sono la continuità e l’immutabilità. Dunque, che amore è quello che muta costantemente? Qualcuno vi accoglie bene, vi offre da mangiare e da bere, e voi cominciate ad amarlo, ma il giorno dopo non vi accoglie in casa sua, e voi non lo amate più. Qualcun altro vi fa un favore, e voi cominciate ad amarlo, ma, nel momento in cui si rifiutasse di aiutarvi, voi non lo amereste più. Questo tipo di amore fra le persone non è altro che un rapporto commerciale: l’uno è l’acquirente e l’altro il venditore. Finché l’acquirente ha il denaro e il venditore ha la merce, le cose vanno bene, ma se l’acquirente non avesse denaro e il venditore non avesse merce, allora i rapporti si deteriorerebbero. Ecco perché i rapporti commerciali rappresentano il lato esteriore dell’amore; ma vi è anche un lato interiore, più profondo, che dev’essere studiato.

Una madre genera alcuni figli e si prende cura di tutti loro: li nutre, li veste, li istruisce. Apparentemente li ama tutti allo stesso modo, ma in realtà prova un amore più grande verso uno di loro. Perché? Direte che questo bambino è più obbediente. Può essere che il motivo sia questo, ma potrebbe anche essere un altro. Spesso è il bambino più disobbediente a essere il più amato dalla madre, la quale, tuttavia, vede in lui certe doti che negli altri non ci sono. Nel volto del suo bambino prediletto la madre vede una pietra preziosa che un giorno manifesterà le proprie qualità e sarà apprezzata da tutti.

Dunque sono diversi i motivi per i quali qualcuno può essere amato: oggi lo amate per il pane che vi porta, per i soldi che vi dà, per le conoscenze che attingete da lui e così via, ma in futuro lo amerete di per sé. Finché lo amate per quello che porta dentro di sé, il vostro non sarà vero amore. Il vero amore non tiene conto di ciò che un uomo porta dentro di sé, ma tiene conto dell’uomo stesso, della sua essenza eterna e immutabile. Direte che il giardiniere ama l’albero per il suo frutto. Ciò è vero, ma questo tipo di amore è importante per i bambini. Il vero giardiniere ama l’albero di per sé. Se l’albero porta frutti, tanto meglio sarà per lui, ma egli ama l’albero sia con i frutti sia senza. Le persone confondono la casa dell’essere umano con l’essere umano stesso. Anche la sua casa – cioè il suo corpo – è preziosa, ma è temporanea: oggi c’è e domani non c’è. Il corpo umano, inoltre, è soggetto a continui cambiamenti. Come potete amare qualcuno che cambia continuamente? Innanzi tutto, poiché cambia spesso, non potete conoscerlo. Dal momento che non lo conoscete, non potete amarlo. Voi amate qualcuno solo quando lo conoscete; se non lo conosceste non potreste amarlo; e viceversa: se amate qualcuno, sicuramente lo conoscete.

Il compito di ogni essere umano è arrivare al lato interiore, mistico, dell’amore. Chi raggiunge l’amore mistico non ne parla per nulla, oppure ne parla poco e lavora tanto.

È bene che l’uomo faccia ogni cosa in nome dell’amore ma ne parli poco. Alla pietra preziosa dite forse che l’amate? La riponete in una scatola che poi chiudete bene e mettete in un luogo nascosto, senza farne parola a nessuno. Se parlaste molto di quella pietra preziosa, presto la perdereste. Dunque, più parlate dell’amore più lo svalutate. Dovete parlare meno dell’amore per preservarne il valore. Se amate qualcuno, dategli qualcosa di prezioso, fate per lui qualcosa di buono oppure mettete in risalto una sua virtù, senza dire che lo amate. Se dite di amarlo, l’amore si occulterà. Se dovete dire qualcosa sul vostro amore verso una certa persona, esprimetevi in modo impersonale, in linea di principio. Se pronuncerete il suo nome, l’amore scomparirà.

Come potete dire di amare qualcuno quando voi stessi non sapete chi amate? Amate qualcuno che si trova in un certo essere umano, ma chi egli sia non lo sapete neanche voi. In una persona voi amate Colui che le ha fatto visita e, quando Egli la abbandona, voi non l’amate più. Se Egli dovesse di nuovo farle visita, voi l’amereste nuovamente. Colui che fa visita all’essere umano entra in lui periodicamente. Ecco perché, quando amate qualcuno, non dite che amate Tizio o Caio, perché in effetti voi amate l’essere luminoso che gli ha fatto visita. Quale borsello amate, quello pieno o quello vuoto? Finché il vostro borsello è pieno d’oro, voi lo amate, ma, quando si svuota, il vostro amore nei suoi confronti scompare. L’oro, cioè la presenza del Divino nell’essere umano, fa sì che egli venga amato.

Spesso si parla di anime gemelle, collettive. Con il concetto di anime gemelle o collettive intendiamo quelle che sono uscite contemporaneamente dalla Fonte Prima della vita. Ovunque si trovino, esse sentono una vicinanza, un’affinità fra loro. Quando si incontrano, si comprendono e si amano senza neanche parlarsi. Non sentono la necessità di dire che si amano. Se una di esse si permettesse di dire che ama la propria anima gemella, porterebbe subito un certo disagio e una certa limitazione nel cuore di quest’ultima. Se volete essere liberi, non parlate del vostro amore. L’amore non ha bisogno di essere esposto, ma si percepisce. Se amate qualcuno come si deve, questi percepirà certamente il vostro amore. L’amore si percepisce e non bisogna parlarne. Questa è una Legge divina. Il linguaggio con cui si esprime l’amore è basato su dei princìpi, è bello e poetico.

Soltanto la poesia e la musica, in una certa misura, possono esprimere l’amore umano. Quale poesia e quale musica? La poesia e la musica pure ed elevate possono esprimere l’amore di un essere umano. Cantate l’amore senza collocarlo su una base personale. Diventate cantanti, musicisti e pittori dell’amore. Questo è l’unico impulso che può far sì che l’uomo s’impegni a studiare, a cantare, a suonare, a dipingere, ad arare e a zappare. Se l’oggetto del vostro cuore fosse l’amore, voi vi sviluppereste correttamente. Senza amore non può esserci alcun risultato. Cosa ne sarebbe del vostro giardino se non aveste acqua? Tutti i fiori, gli ortaggi e gli alberi da frutto si seccherebbero. Quest’acqua rappresenta la vita che proviene dall’amore. Il giardino invece rappresenta il cuore umano. Dal momento che avete un giardino, ossia un cuore, dovete necessariamente avere dell’acqua con cui annaffiarlo. Quest’acqua deve provenire dalla Grande Fonte della vita e non da piccoli ruscelli dai quali dovete trasportarla con dei secchi. Aspirate alla Grande Sorgente, che dona la propria acqua abbondantemente e incessantemente.

Tutti gli esseri umani vogliono essere amati, questo è normale; tuttavia anche loro devono amare. Chi ama sarà amato. Non vi è persona al mondo che non sia amata, ma nessuno sa precisamente chi lo ami. Voi vedete qualcuno che vi ama, ma non sapete chi vi sta amando attraverso di lui. Pur non sapendolo, vi fa comunque piacere che le persone vi amino, che vi rivolgano l’attenzione. Se camminando per strada vi cadesse il fazzoletto, e subito vedeste qualcuno accorrere, raccoglierlo da terra e porgervelo, sareste contenti che egli abbia prestato attenzione alla vostra persona. Se nessuno vi avesse rivolto l’attenzione, per voi sarebbe stato spiacevole. Stando così le cose, rivolgete anche voi attenzione agli altri, affinché anche loro rivolgano la propria attenzione a voi.

Si è parlato molto dell’amore, se ne parla molto anche oggi, ma esso rimane comunque incompreso e non viene messo in pratica. Per esempio, qualcuno vi ama, ma voi non lo comprendete e siete pronti ad attribuirgli cose che non ha mai pensato. Vi aspettate che arrivi da voi a una certa ora di un certo giorno, e tuttavia, se questo non accade secondo la promessa che vi aveva fatto, cominciate a dubitare di lui e supponete che non sia venuto di proposito. Dal momento che sapete che vi ama, perché non supponete che sia stato qualche motivo non dipendente da lui a farlo tardare? Magari viaggiava in treno e vi è stato un ritardo dei treni, così senza volerlo non ha potuto mantenere la promessa. Quando le persone si comprendono nel proprio amore, pensano gli uni degli altri le cose più belle. In generale, l’amore compreso vede le caratteristiche belle e buone della persona, mentre l’amore incompreso vede sempre e ovunque ciò che è negativo. Ecco perché dovete sapere che, quando qualcuno vi ama o quando voi amate qualcuno, è Dio a manifestarsi attraverso di voi. Sapendo questo, non gettate ombre sul Volto di Dio.

Dunque, quando si tratta della Legge dell’Amore, sappiate che esso si trova al di sopra di tutte le altre Leggi. L’amore è l’unica forza al mondo che non può essere determinata e misurata con alcuna unità di misura. Esso viene studiato e definito soltanto all’interno della supercoscienza. Quando accede alla supercoscienza, l’uomo studia le cose nella loro realtà assoluta. Si dice che Dio è amore e si manifesta in tutta la Creazione. Se cercate l’Amore, lo troverete nell’intera Creazione: studiandone le manifestazioni attraverso le pietre, le piante, i moscerini, gli animali e gli esseri umani, lì troverete l’Amore di Dio. Se guardate all’erbetta e alle piccole piante come a una manifestazione del Grande Amore, con esse potrete curare anche le malattie più spaventose. Anche se qualcuno si trovasse sul letto di morte, quell’erbetta potrebbe guarirlo. L’amore si manifesta allo stesso modo attraverso i piccoli e i grandi esseri. Anche il vento che soffia è una manifestazione dell’amore. Quando il vento porta via i cappelli dalle teste delle persone, è l’amore a parlare attraverso di lui, e vuole dire alle persone che si può vivere anche senza cappello. Lasciate che il sole illumini direttamente la vostra testa, affinché più luce possa penetrarvi. L’amore si manifesta anche attraverso l’aria, l’acqua e la luce. Direte che potrete prendervi un’insolazione, un colpo di sole. Non abbiate paura: laddove Dio si manifesta non esiste alcuna contraddizione. Le contradizioni si hanno solo quando rinneghiamo Dio, quando rinneghiamo l’Amore.

Quando si tratta dell’amore, gli esseri umani cadono in grandi contraddizioni. Perché? Perché si intromettono nelle sue cose. Chi vi ama e quanto vi ama non è affar vostro, invece è esclusivamente affar vostro – e non riguarda gli altri – come voi amate. Non deve interessarvi se qualcuno vi ama tanto o poco; che senso avrebbe per voi sapere quanto vi ama un vostro amico? Immaginate che egli vi dica di amarvi più di ogni cosa al mondo, ma non sia in grado di sostenere le prove a cui l’amore lo sottopone. Che benefici avreste da questo amore? L’apostolo Pietro diceva a Cristo di essere pronto a ogni sacrificio per Lui, ma, prima che il gallo cantasse, aveva rinnegato tre volte il proprio amore.

E così, dovete sapere che non vi sono scuole d’amore. Nessuno può insegnarvi come e quanto amare. Finora nessuno ha conseguito un diploma per aver completato un corso di studi sull’amore. Se qualcuno dovesse affermare di aver ricevuto un diploma in amore, allora sapreste che se l’è comprato da qualche parte. Non vi sono scuole d’amore sulla terra. Perché? Perché essa stessa è una scuola. Sulla terra non esiste scuola migliore di quella dell’amore. Chi entra in questa scuola deve essere specializzato. L’amore non giudica nessuno, non fa del male a nessun essere vivente, non rivendica i propri diritti e non limita nessuno. Sacro è il fuoco dell’amore, che brucia tutto ciò che è impuro, mentre fonde e trasforma in oro ciò che è puro. Se sei impuro, stai lontano dall’amore, affinché non ti bruci; se sei puro, immergiti nell’amore, affinché ti trasformi in oro.

Tanti si scusano per non riuscire ad amare e adducono una serie di giustificazioni. Altri, invece, sostengono di amare intensamente. Sia gli uni che gli altri sono sulla strada sbagliata. Chi ama poco e chi ama molto sono entrambi in errore. Perché? Perché in amore non vi sono gradi di comparazione. Non vi è necessità di dimostrare che si ama poco, che si ama di più o che si ama moltissimo; non c’è bisogno di dire che il proprio amore è grande, immenso, e così via. Quando si ama qualcuno bisogna essere consapevoli di amare e basta. È superfluo dire se si ama molto o poco. L’anziano dice di essere stato stupido nell’aver amato, mentre il giovane dice di non poter vivere senza amore. Entrambi sono sulla strada sbagliata. Sia il giovane che l’anziano devono amare, devono nutrire il proprio cuore. Nell’amore è presente tutta la Creazione; quando amate qualcuno, voi diventate una sorgente che alimenta il lavoro collettivo dell’Amore. Quando amate vi collegate a tutta la Creazione e gioite della pienezza della vita. Dunque, che siate giovani o anziani, dovete tutti amare, essere delle sorgenti e prendere parte al lavoro di tutta la Creazione.

Cosa significa prendere parte al lavoro di tutta la Creazione? Significa compiere la volontà di Dio. Amate per compiere la volontà di Dio. Lasciate che gli altri vi amino affinché anche loro possano compiere la volontà di Dio. Se qualcuno vi ama, ringraziate per questo e ditegli che sta seguendo la strada giusta. Non insegnategli come deve amare; non intromettetevi nell’amore degli altri. Ognuno ama come può. Se iniziate a insegnargli come amare, chiudereste i rubinetti dell’amore. Non ostruite l’Amore: esso è come una sorgente che sgorga e scorre incessantemente e, se doveste interromperne il flusso, vi porterebbe via da qualche parte. Se qualcuno dice di amare, ma dubita dell’amore, si trova sulla strada sbagliata e corre il rischio di perdere l’amore. Qualcun altro, che dice di non amare e perciò si rammarica, si trova sulla giusta strada, poiché vi sono le condizioni per trovare l’amore.

Gli uomini di oggi vogliono che venga qualcuno dall’esterno a insegnare loro come amare Dio e il prossimo.  Ciò è impossibile. Quando l’amore farà visita all’uomo, gli insegnerà come amare e come comportarsi con tutti. L’amore è il miglior insegnante e insegna all’essere umano come dormire, come svegliarsi, come mangiare, come vestirsi e svestirsi. L’amore nasconde in sé una forza magica. Qualcuno è scontento di sé perché è rude, duro e disattento nei confronti degli altri, tuttavia può cambiare. Quando? Quando l’amore gli farà visita. Quando si innamorerà di qualcuno egli diventerà dolce, attento, bendisposto, saprà come comportarsi con tutte le persone, e non tratterà bene solo loro, ma anche i fiori, le erbe e gli animali. Perché? Egli saprà che l’Amore si prende cura anche di loro. Anche le erbe e i fiori che vedete qui si trovano sotto la cura e l’attenzione di anime intelligenti e amorevoli, di cui sono i beneamati. Ecco perché, quando calpestate qualche erbetta o qualche fiorellino, state calpestando la schiena di quei beneamati e di quegli esseri intelligenti. È un’illusione pensare di poter trattare le erbe e i fiori come volete. No, dovete rispettarli come creazioni di Dio. Gli stessi beni che ha previsto per l’essere umano, Dio li ha previsti anche per le erbe, i fiori, i moscerini, i pesci, gli uccelli e i mammiferi. Gli esseri umani pensano che, quando non amano qualcuno, anche tutti gli altri non lo amino. Innanzi tutto è Dio ad amarlo. Per di più voi dite di amare Dio. Come risolverete questa contraddizione? Quando cambierete la vostra visione delle cose, le contraddizioni scompariranno. Per potersi liberare dalle contraddizioni della propria vita, l’uomo deve fare spazio all’amore dentro di sé, deve amare tutti. L’amore esclude le contraddizioni e porta pace nell’anima umana.

E così, fate spazio all’amore dentro di voi, amate tutte le persone, per poter ricevere la benedizione di Dio. Se non amate, riceverete comunque la benedizione di Dio, ma per un’altra via. Sia quando ama sia quando non ama l’essere umano si muove entro i confini dell’Amore, ma in corrispondenza dei suoi due aspetti: esteriore e interiore, superiore e inferiore, luminoso e oscuro. L’amore che l’essere umano manifesta esternamente non è altro che un’espressione dell’Amore divino. Si può essere amati dagli altri nella misura in cui si manifesta il proprio amore. Quando riversa il proprio amore con generosità, l’essere umano si stanca e desidera riposarsi. In questo senso l’amore è un lavoro da cui ci si deve almeno momentaneamente riposare. Una volta che ci si è riposati, si comincerà di nuovo a lavorare, cioè ad amare.

Dunque, amare è il più grande lavoro del mondo. Amare qualcuno significa lavorare per lui, liberarlo dalle difficoltà e dalle avversità della sua vita. Se ti innamori di qualcuno, dovrai liberarlo dalle sue difficoltà: se non puoi farlo, allora non lo ami come si deve.

Molte cose sono state dette dell’amore, e ne diremo ancora un’altra: l’amore è una moneta di scambio nelle mani dell’essere umano. Essa può capitare sia fra le mani di un re sia fra le mani di un semplice servo. Quando l’amore arriva come moneta di scambio fra le mani del servo, anche lui diventa un re e inizia a dare ordini. Il compito di tutte le persone è quello di studiare per sapere come affrontare l’amore. Come moneta di scambio, l’amore nasconde in sé grandi ricchezze, e occorre sapere come utilizzarle. Gli uomini di oggi hanno fra le mani questa moneta e, nonostante ciò, sono poveri. Un giorno, quando acquisiranno la conoscenza e potranno utilizzare bene la moneta dell’amore, si arricchiranno a tal punto che tutti gli esseri viventi e tutte le forze della Natura faranno loro visita: le formiche, i grilli, gli uccelli, il vento, la pioggia e così via. Come dovranno trattare questi esseri? Secondo la loro natura e le loro necessità: scongeleranno chi è freddo, raffredderanno chi è caldo, nutriranno chi è affamato, manderanno a lavorare chi è sazio.

Dove troverete l’amore manifestato al suo più alto livello? Nell’essere umano. Tuttavia negli esseri umani l’amore si manifesta a livelli diversi: in alcuni si esprime di più, in altri di meno. Anche la conoscenza, come l’amore, ha diversi livelli. Chi ha lavorato di più ha più amore e più conoscenza; qualcun altro ha la possibilità di manifestare grande amore e grandi conoscenze, ma ha lavorato poco. Tutti gli esseri sono ugualmente dotati, ma non si manifestano allo stesso modo. Quindi vi sono potenzialità che si sono manifestate e potenzialità che non si sono manifestate: in questo risiede la differenza fra le persone e anche fra tutti gli altri esseri viventi. Per esprimere le proprie potenzialità l’essere umano ha bisogno di amore. Quando l’amore gli fa visita, la sua coscienza si risveglia, cioè si illumina. Quindi è l’amore a illuminare la coscienza dei vari esseri secondo il loro livello di sviluppo. I pesci, gli uccelli, i mammiferi e gli esseri umani hanno avuto diverse concezioni dell’amore. Persino gli uomini delle diverse razze non hanno avuto una medesima concezione dell’amore: alle cinque razze corrispondono cinque diverse concezioni dell’amore, mentre la sesta razza, che verrà in futuro, avrà una comprensione dell’amore completamente nuova.

Tanti si lamentano delle contraddizioni che incontrano nell’amore. Si tratta di una situazione apparente: nell’amore non esistono contraddizioni. Se l’uomo vive solo l’amore fisico, sperimenterà inevitabilmente delle contraddizioni; se vive solo l’amore spirituale, sperimenterà ancora delle contraddizioni; se vive solo l’Amore divino, sperimenterà ugualmente delle contraddizioni. Tuttavia, se vivesse allo stesso tempo nei tre mondi e conoscesse tutte le manifestazioni dell’amore, non sperimenterebbe mai contraddizioni. Prima di imparare le leggi del mondo fisico l’essere umano deve passare attraverso 777 reincarnazioni. Intrecciati con il mondo fisico vi sono gli altri due mondi, quello spirituale e quello Divino, che si studiano contemporaneamente. Il compito dell’essere umano è quello di imparare le Leggi dell’amore, per poterlo ricevere e trasmettere correttamente. Direte che l’amore è la madre dell’essere umano. Altri invece riconoscono soltanto la propria madre fisica. Anche questa affermazione è vera, ma quale sarebbe la vostra vera madre, dal momento che siete passati attraverso 777 reincarnazioni? Chi vive nell’amore è madre, padre, fratello e sorella di se stesso. Al di fuori dell’amore si può essere madre, padre, fratello e sorella. Per l’uomo non c’è nulla di più grande che acquisire l’amore. Perché? Perché da quel momento in poi egli comincia a vivere una vita piena, dentro di sé ha tutto. Quando si entra nella regione dell’amore ci si trova davanti a una nebbia, come succede oggi a voi in montagna. L’amore nasconde con un velo solo le cose brutte, storte, negative, e vede soltanto quelle belle, grandi ed elevate. L’amore vive nella realtà delle cose: le cose reali sono soltanto quelle eterne, mentre quelle transitorie sono irreali. Quando la nebbia si alza, l’amore si nasconde, mentre le sue manifestazioni diventano visibili. Quando volete che l’amore si riveli a voi, esso diventa visibile, ma le sue manifestazioni si nascondono. Quindi non potete vedere contemporaneamente sia l’amore sia le sue manifestazioni. Quando se ne vedono le manifestazioni non si vedrà l’Amore, mentre quando si vede l’Amore non se ne vedranno le manifestazioni.

Oggi tutte le religioni sostengono l’idea che le persone debbano amarsi. Per amarsi esse devono riconoscere reciprocamente il diritto che è stato dato loro. Riconoscete a ogni persona il diritto che Dio ha stabilito per lei e sostenetela nelle sue aspirazioni. Tutte le persone e tutti i popoli devono rispettare i diritti che la Natura ha dato loro.

L’amore è il principio delle cose. Finché ama, l’uomo vede con chiarezza; quando smette di amare non vede più. Senza amore egli si trova nelle condizioni di un cieco; quando acquisisce l’amore riottiene la vista e inizia a vedere le cose in modo nuovo, sotto una nuova luce. Chi guarda al mondo con gli occhi dell’amore vede cose belle: dal suo punto di vista non vi è mondo più bello di quello fisico. Egli ha ragione, perché vede soltanto ciò che è bello al mondo. Per lui tutto è nuovo, giovane e bello. E in verità, se l’anziano potesse amare, ringiovanirebbe; se il giovane perdesse l’amore, invecchierebbe prematuramente. Chi ama è intelligente e forte, chi perde il proprio amore s’istupidisce e s’indebolisce. Finché l’amore è presente nell’uomo, egli potrà godere di pensieri luminosi, sentimenti nobili, una volontà forte e un corpo sano. Quando egli perde il proprio amore, perde anche le sue manifestazioni. Direte che l’amore dev’essere presente in voi. Avete ragione: l’amore è presente nell’essere umano soltanto se egli è in grado di comprenderlo, apprezzarlo e utilizzarlo correttamente. L’amore è una ricchezza che ciascuno deve portare in sé. Dove l’amore è presente, regna un ordine assoluto fra le persone; dove l’amore è presente, la fatica e il lavoro sono correttamente distribuiti fra tutte le persone.

Se volete comprendere l’amore, andate dai bambini: soltanto loro possono dirvi cos’è l’amore. Intendo i bambini ai quali nessuno abbia predicato l’amore. Detto in altre parole: se volete comprendere l’amore, dovete vivere nella purezza. È detto nelle Scritture: «Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio».1La Sacra Bibbia (Mat 5,8). Soltanto i puri di cuore conosceranno l’Amore. Chi comprende e conosce l’Amore vive in paradiso; chi non lo comprende vive all’inferno. Quindi l’amore produce le cose più belle e quelle più brutte. Quando l’amore scende fra gli esseri umani, la terra si trasforma in un paradiso; quando gli esseri umani perdono l’amore, la terra diventa un inferno.

Cosa bisogna fare per non perdere l’amore? Bisogna custodirlo come le pupille dei propri occhi. Nell’amore vi è un luogo sacro che dev’essere custodito con cura; nessuno ha il diritto di sfiorarlo. Quando si giunge a quel luogo bisogna togliersi le scarpe e camminare a piedi nudi. Quando Mosè si trovò nel luogo sacro dell’amore sentì una voce: «Togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo sacro».2La Sacra Bibbia (Eso 3,5). Dove si manifesta l’amore, lì c’è Dio, ecco perché quel luogo è sacro. Fino a quando qualcuno non ha messo piede nel luogo sacro dell’amore, parla e scrive d’amore; dopo esserci stato egli smette di parlare. Perché? Perché ormai è entrato nella realtà della vita, che parla di per sé.

L’amore è una sorgente che scorre incessantemente. Quando arrivate a questa sorgente non abbiate fretta di bere subito. Fermatevi davanti a essa, riposatevi dal lungo cammino e, con calma, immergetevi una mano per attingere un po’ d’acqua. Non abbiate paura che l’acqua possa esaurirsi: la sorgente dell’Amore è inesauribile. Bevete con calma e con gratitudine l’acqua dell’Amore. Chiunque vi ami è una sorgente dalla quale voi attingete: siate attenti a non amareggiarla in alcun modo. Se lo faceste, la rovinereste immediatamente. Ecco perché sia chi ama sia chi è amato devono essere intelligenti per non perdere l’amore che ha fatto loro visita. Quando amate qualcuno non parlategli del vostro amore nei suoi confronti. Adesso voi frequentate appena la prima elementare dell’Amore. Ora state studiando la lettera A. Passerà molto tempo prima che impariate tutte le altre lettere. Chi parla tanto dell’amore sarà sottoposto a diverse prove che potrà a malapena superare. L’amore si sperimenta nella vita e non attraverso le parole. Finché qualcuno non è temprato dall’amore non deve parlarne. Se dovesse parlare prima del tempo, lui stesso ne rimarrebbe deluso e si accorgerebbe di avere fra le mani dei soldi di carta anziché dell’oro. È del tutto naturale: l’amore della prima elementare non apporta ancora quella conoscenza a cui l’anima umana aspira.

Secondo una nuova definizione noi diciamo che l’Amore è una Legge che riguarda il lavoro: secondo questa Legge anche l’impiego di una minima energia porta a grandi realizzazioni. È sufficiente premere con amore un pulsante per avere grandi risultati. Un motore da duecentomila cavalli può far muovere un intero bastimento, ed è con una pressione su un bottone che si può mettere in azione quella macchina. La forza magica dell’amore è come l’intelligenza dell’uomo rispetto alla forza delle macchine: semplicemente sfiorando le cose esso produce grandi risultati.

In qualità di allievi dovete imparare come utilizzare l’energia dell’amore. È stato stabilito chi dobbiate amare e chi debba amarvi. A voi questo sembra impossibile. Quando camminate lungo una strada, non è forse stabilito il luogo a cui essa conduce? Tutto nel mondo è stabilito, dunque è stabilito anche come dev’essere impiegata l’energia dell’amore. Qualunque cosa si dica dell’amore, dovete sapere questo: per l’essere umano è un privilegio amare, ecco perché dovete fare attenzione a tutto ciò che incontrate sulla vostra strada: pietre, fiori, erbe, moscerini, animali, persone e così via. Fate attenzione anche alle manifestazioni umane. Tutte le manifestazioni della vita sono manifestazioni dell’Amore. Non vi è nulla di più interessante da studiare delle manifestazioni dell’amore.

Gioite per essere venuti sulla terra a studiare. Gioite per tutto ciò che vi circonda. Gioite per tutto ciò che la giornata di oggi vi porta. Non preoccupatevi per la giornata di domani: anche quella porterà qualcosa di buono. Tutto ciò che accade nella vostra vita è stato ben previsto. Lavorate con gioia per la giornata di oggi: in essa si cela il bene e il futuro, che è portatore dell’Amore. Questo Amore si manifesterà in tutta la sua pienezza e bellezza. Solo ora gli esseri umani iniziano a comprendere che l’unica forza che metterà a posto il mondo è l’Amore.

11a Conferenza del Maestro, tenuta il 15 agosto 1940 presso i Sette laghi di Rila

 

 


Traduzione di V. Gencheva e M. A. Salvemini

12. Padroni e servitori


Il mondo di oggi ha bisogno di persone che applichino la giustizia. L’essere umano dev’essere equo. La giustizia tiene conto delle necessità di ogni essere vivente: essa provvede a ciascuno un giorno per volta. Stando così le cose, anche l’uomo deve prendersi cura di un giorno per volta. Nel momento in cui si è preso cura di un giorno solo, egli lo ha fatto per tutti i giorni. Perché? Perché questo giorno è divino e il giorno divino comprende tutti i giorni. Da quando esiste il mondo, la giustizia viene applicata a tutte le persone e a tutti i popoli. Il popolo ebraico, alla sua epoca, era considerato il popolo prescelto da Dio, ma, siccome mise Cristo sulla croce, sopporta ancora oggi le conseguenze del crimine che ha commesso. Poiché non conoscono le cause delle proprie sofferenze, gli ebrei vivono grandi contraddizioni. Non solo gli ebrei, ma anche tutti gli uomini, senza eccezione, si imbattono nelle contraddizioni e si chiedono perché soffrono. Essi non sospettano nemmeno che le contraddizioni provengano dalla loro coscienza. Quando quest’ultima si ripulirà dalle illusioni, le contraddizioni spariranno da sole. Può essere libero dalle contraddizioni chi critica gli altri? Egli resta per ore a riflettere su chi abbia torto e chi abbia ragione. La critica non rientra nella vita armoniosa. Se volete liberarvi dalle contraddizioni, elevatevi fino alla supercoscienza ed esaminate le questioni da lì.

Cosa rappresenta la giustizia? Essa è una qualità dello Spirito e ha origine divina. Nell’uomo l’amore, la saggezza e la verità devono essere guidati dall’equità. Nei rapporti fra gli uomini della quinta razza è la forza a risolvere i problemi: chi è debole deve sottostare a chi è forte. Nei rapporti fra gli uomini della sesta razza sarà l’equità a risolvere i problemi. La superiorità degli esseri umani rispetto agli animali non sta nella loro forza, ma nella loro intelligenza. Ci sono animali più forti dell’uomo, ma quest’ultimo li ha sottomessi grazie alla propria intelligenza. Nel mondo fisico l’essere umano risolve i problemi con la mente, mentre nel mondo divino lo fa applicandosi.

Alcuni pensano che per applicarsi siano necessarie certe condizioni. Le condizioni ormai sono state date: non vi rimane altro che applicarvi. Non dovete pensare di sapere tutto: applicandovi constaterete ciò che sapete e ciò che non sapete. Nell’applicarsi occorre lasciare se stessi all’ultimo posto. Questo significa che l’interesse degli altri deve essere il tuo interesse. La ragazza lascia prematuramente la casa dei propri genitori e va dal proprio amato perché pensa che lui l’amerà di più: vuole sistemare le proprie cose e dimentica gli interessi dei propri genitori. In questo modo crea un pasticcio in cui lei è la prima a impelagarsi. Così agisce sia la gente religiosa sia quella secolare. Quale uomo non soffrirebbe se dedicasse tutta l’attenzione esclusivamente ai propri piedi, a scapito degli altri organi? Dal momento che vi è stato dato un organismo nella sua interezza, dovrete prendervi cura allo stesso modo di tutte le sue parti, esterne e interne. Dunque, tutti gli esseri umani, in quanto parti del Grande Organismo Divino, devono prendersi cura gli uni degli altri, affinché nessuno venga lasciato nel bisogno.

Dal momento che è venuto sulla terra per studiare, l’uomo deve vivere nell’amore innanzi tutto per se stesso e poi anche per il suo prossimo. L’amore rende l’uomo attento e perspicace. Un uomo povero andò da un uomo ricco, il quale imbandì la tavola per lui. L’uomo povero si mise a mangiare direttamente con le mani, poiché non aveva mai utilizzato forchette, cucchiai o coltelli. L’uomo ricco mise subito via forchette e cucchiai, quindi si mise a mangiare con il proprio ospite, anche lui senza forchetta e cucchiaio. Fu lui ad adattarsi al proprio ospite e non il contrario.

Per acquisire le qualità dell’amore gli esseri umani vengono sottoposti ad un regime speciale: il massaggio. Oggi tutti vengono sottoposti a particolari frizioni affinché sviluppino qualcosa di prezioso dentro di sé. Esteriormente o interiormente tutti passano sotto le mani del destino, che fa loro delle frizioni. Il fatto che lo vediate o meno non conta: nessuno può sfuggire a queste frizioni. Ovunque andiate, vi aspetterà sempre la stessa cosa: una frizione. Direte di essere una persona importante, e in quanto tale non volete subire il destino comune. Se siete persone importanti, allora dite da dove venite e dove andate! Siete venuti sulla terra in incognito, travestiti con abiti diversi, e voi stessi non sapete chi siete e da dove venite. Direte di conoscervi. Questo è vero solo in parte. Se aveste incontrato qualcuno durante la sua infanzia, quando era un bambino di cinque anni, lo riconoscereste oggi che è diventato un vecchio di centoventi anni? Se in un lontano passato sei stato un re e oggi sei un pastore, ricorderai qualcosa di quando hai regnato? Adesso sei un re detronizzato, ma non ricordi nulla e taci.

È detto nelle Scritture: «Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza”».3La Sacra Bibbia (Gen 1,26). Cosa volete di più? Quale maggior grandezza ci può essere per l’uomo rispetto all’essere stato fatto a immagine e somiglianza di Dio? E non solo: quante altre ricchezze sono state date all’uomo! In una leggenda sulla creazione del mondo e sulla distribuzione delle ricchezze sulla terra si dice che all’ultimo si presentò un bulgaro davanti al Signore e gli chiese di poter ricevere la forza. «L’hanno già presa», rispose Dio.
«E cos’è rimasto per me?».
«Quasi tutte le ricchezze sono state ormai distribuite».
Dopo aver riflettuto un po’ il bulgaro disse:
«Il lavoro è già stato assegnato a qualcuno?».
«È l’unica ricchezza ancora disponibile».
«Allora dai a me il lavoro».
Il bulgaro prese il lavoro e ringraziò perché anche per lui era rimasta qualche ricchezza. In verità, per l’uomo lavorare è una grande cosa.

E così, qualsiasi cosa vi capiti nella vita, ringraziate e istruitevi. Se vedete che qualcuno soffre, ringraziate Dio: se non fosse stato lui a soffrire, avreste sofferto voi. Se qualcuno è caduto in un fosso, ringraziatelo per avervi salvato: se non fosse caduto, dal momento che passavate dopo di lui, inevitabilmente sareste stati voi a cadere nel fosso. Con la sua caduta egli ha salvato quelli che passavano dopo di lui. Se qualcuno ti ha rubato il pane, di’ a te stesso: «Ringrazio per quello che è successo: non mi sono mai sentito così leggero come ora». Se sei ricco e qualcuno ti ha derubato, ti ha portato via i soldi, di’ a te stesso: «Ringrazio per essermi impoverito, poiché è detto che il ricco non può entrare nel Regno di Dio».

Tutti vogliono essere felici, ma la felicità e l’infelicità dipendono dall’essere padroni o servitori. Se sai come comandare e come servire sarai felice; se non sai come comandare e come servire sarai infelice. La Natura tiene conto di ogni cosa e un giorno ti chiederà: «Come hai utilizzato le energie che ti ho dato?». Se le hai utilizzate in modo ragionevole, sarai felice; se non le hai utilizzate in modo ragionevole, sarai infelice. Se porti sulle spalle un peso che corrisponde alle tue possibilità, sarai felice; se porti un peso che va oltre le tue possibilità, cioè oltre le tue forze, sarai infelice. Se fai spazio all’amore dentro di te, sarai felice; se non fai spazio all’amore dentro di te, sarai infelice.

Come esprime l’uomo il proprio amore? Finché egli non ha iniziato ad amare qualcuno, lo nutre; nel momento in cui inizia ad amarlo lo induce a nutrire gli altri. Detto in altre parole: quando ami fai il servitore, quando ti amano fai il padrone.

12a Conferenza del Maestro, tenuta il 16 agosto 1940 presso i Sette laghi di Rila

 

 


Traduzione di V. Gencheva e M. A. Salvemini