Conferenze sul Rila – Anno 1935
14 agosto 1935, Sette Laghi di Rila
Nuova nascita
«Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il Regno di Dio»
(Giov 3,3)
Ora mi soffermerò sulle parole nuova nascita. Nascere di nuovo significa nascere dallo Spirito. Nascere dallo Spirito è una nuova condizione della coscienza umana. Il chicco di grano può restare per anni nel granaio mantenendo la stessa forma che aveva in origine, ma in questa situazione non comprenderà cosa il mondo in sé rappresenti. Quindi il chicco di grano deve uscire dal granaio ed essere piantato nel terreno per avere contatto con la luce, il calore, l’aria e l’acqua. In questo modo manifesterà la propria vita interiore, inizierà a crescere e a svilupparsi. La crescita è un processo comune a tutti gli esseri viventi. Per l’uomo, tuttavia, la crescita è determinata dallo sviluppo della sua coscienza.
Studiate il regno vegetale e vedrete che le piante non nascono come gli esseri del regno animale, ma germogliano, crescono e si sviluppano attraversando processi allo stesso tempo esteriori e interiori, attraversando grandi prove e avversità. Anche l’uomo, prima di nascere, passa attraverso processi simili: la nascita è preceduta da una serie di processi interiori. Coloro che non comprendono le leggi intelligenti della Natura e ciò che la Causa Prima ha creato, si scoraggiano, poiché nella vita non riescono a trovare il bene, la felicità. Cercano la felicità là dove non c’è. Può il chicco di grano trovare il proprio bene nel granaio? Per tutti gli anni in cui rimarrà nel granaio, resterà chiuso e limitato rispetto al mondo. Lì si trova in condizioni favorevoli da un punto di vista esteriore, ma tali condizioni non possono apportargli nulla. Il chicco di grano deve uscire dalle condizioni del granaio per acquisire qualcosa. Coloro che non comprendono la vita, quando si imbattono nelle sofferenze si rammaricano di aver lasciato la loro quiete. Il chicco di grano, che è nel granaio, deve sapere che si trova di fronte a due possibilità e deve sceglierne una: entrare nella terra, e lì passare attraverso una serie di processi interiori di sofferenze e gioie, oppure passare per la macina, sacrificandosi esteriormente. Se non sceglierà nessuna delle due possibilità, allora rimarrà nel granaio, dove alla fine verrà attaccato dai topi.
Quando vengono messi davanti a queste due possibilità, gli uomini di oggi cadono in contraddizione e non sanno cosa scegliere. Rimanere a lungo nel granaio andrebbe bene, trascorrerebbero una vita tranquilla e quieta. Quanto tempo potrebbero rimanere in quelle condizioni? Non possono rimanervi per cent’anni. E allora? Arriverà il giorno in cui li butteranno fuori con la forza dal granaio. E se allora fosse tardi e non potessero adattarsi alle nuove condizioni di vita? In questo caso sarebbe meglio uscire dal granaio ed essere piantati nel campo, affinché accada loro quel che è previsto. È molto peggio finire nella macina. Sappiate che il granaio è stato creato per il grano, e non il grano per il granaio. La Terra è una condizione in cui l’essere umano può sperimentare le ricchezze divine, crescere e svilupparsi. La Terra è stata creata per l’uomo ragionevole, che comprende le leggi ed è in grado di applicarle. Apparentemente la Terra sembra disordinata e informe. Soltanto chi comprende le leggi può afferrare l’intelligenza che guida tutti i mondi, e non solo la Terra. Le sofferenze degli esseri umani provengono da una mancata comprensione di quell’ordine superiore che esiste nella vita totale. Il bambino, quando va a scuola per la prima volta, si imbatte in grandi difficoltà, finché non comprende ciò che gli viene insegnato. Ci vorranno almeno sedici anni affinché quel bambino cresca, diventi un giovane e porti a termine l’università. Quanta disciplina ci è voluta! Quanti insegnanti ha cambiato, e quante volte si è sporcato le mani con l’inchiostro e se le è pulite! Quanti libri ha comprato, attraverso quante privazioni, difficoltà e sofferenze è passato prima di acquisire la conoscenza! È facile, dopo tutto questo, dire che questo o quell’uomo sono colti.
Sulla Terra gli uomini di oggi si aspettano certe ricchezze. Qualsiasi ricchezza acquisiscano sarà transitoria. Perché? Perché agli uomini di oggi manca un elemento grazie al quale potrebbero preservare tutte le ricchezze che acquisiscono. Questo elemento verrà completato con la nascita dell’uomo dallo Spirito. L’uomo deve nascere di nuovo dallo Spirito per potersi liberare dalle cattive condizioni della vita attuale. Nelle condizioni in cui vive oggi, lo attende la morte. Qualsiasi ricchezza acquisisca oggi, egli inevitabilmente la perderà. I briganti lo deruberanno, così come derubano una persona ricca. Poiché non comprendono la legge, molti si tranquillizzano con il pensiero che quando partiranno per l’altro mondo, almeno allora si ritroveranno in Cielo in buone condizioni, nell’abbondanza. Entrare in Cielo in condizioni di abbondanza è connesso alla Legge della nuova nascita. Cristo dice: «Se uno non è nato di nuovo, non può vedere il Regno di Dio».1La Sacra Bibbia (Giov 3,3). Solo chi è nato dallo Spirito è padrone delle condizioni. Chi è nato dallo Spirito non viene influenzato dalle condizioni economiche della vita. È il malato ad aver bisogno dell’aiuto altrui, non il sano. Chi è sano è un uomo libero e non necessita di aiuto esterno. Qualsiasi cosa gli sia necessaria, la fa da solo. Il sano può essere paragonato a chi è nato dallo Spirito.
E così la vita, in quanto Grande Scuola, prevede due vie per gli esseri umani: la via della sofferenza e la via della macina. Chi sceglierà la prima via, verrà seminato come il chicco di grano nel campo, dove attraverserà una serie di prove e sofferenze. Chi sceglierà la seconda via rimarrà per anni nel granaio, da dove un giorno verrà condotto alla macina. Per l’uomo è preferibile essere seminato nel campo piuttosto che passare per la macina. Nel campo egli avrà la possibilità di crescere, fiorire e dare frutto. La maggior parte delle persone oggi passano per la macina e di conseguenza muoiono, scompaiono senza lasciare traccia. Tuttavia entrambe le vie hanno il loro aspetto positivo. Attraverso le sofferenze l’essere umano si prepara a una vita più elevata rispetto a quella che vive oggi. Il grano soffre e impara dalle proprie sofferenze, mentre gli uomini che lo mangiano beneficiano delle sue lezioni come anche delle ricchezze che contiene in sé. Gli uomini che oggi muoiono, imparano qualcosa sia dalla vita sia dalla morte, e la prossima generazione beneficerà delle loro esperienze in quanto grandi acquisizioni della vita. È importante quello che accade ora, quello che l’uomo può fare fin da adesso: tutto ciò non verrà dall’esterno. Fuori esistono soltanto le condizioni, mentre le possibilità sono riposte nell’uomo stesso. Il chicco di grano contiene in sé delle possibilità, mentre la luce, il calore, l’aria e l’acqua sono le condizioni in cui il chicco di grano può manifestare le proprie possibilità. Cristo dice: «Se il chicco di grano cade nel campo, porta frutto cento volte tanto».2«In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Giov, 12,24).
Oggi le persone hanno paura di soffrire, tuttavia, qualsiasi cosa facciano, attraverseranno inevitabilmente delle sofferenze. Grandi o piccole che siano, le sofferenze rincorrono ogni essere umano: questo è il suo percorso. La cosa importante è quale via egli scelga: quella della semina o quella della macinazione. Chi preferisce le sofferenze del campo crescerà e darà frutto; chi preferisce le sofferenze della macinazione verrà e andrà via senza lasciare frutto dopo di sé. Noi cerchiamo di liberare il grano dalla macina: non è scritto da nessuna parte che il grano debba essere macinato. Quando lo macinano, ciò avviene secondo la legge e l’ordine dell’uomo. Voi dovete conoscere entrambe le leggi, quella umana e quella divina, per poter comprendere i processi interiori della vita.
«Se non nascete di nuovo…». Da cosa deve nascere nuovamente l’uomo? Per nuova nascita si intende la nascita dallo Spirito. Chi è nato dallo Spirito è un uomo nobile, dalla coscienza elevata. Per lui il mondo non è morto, l’uomo non è un lupo per l’uomo, come dice il proverbio Homo homini lupus. Per chi è nato dallo Spirito vale l’idea espressa da Cristo: l’uomo è un fratello per l’uomo. Solo la fratellanza è possibile. La fratellanza è un’espressione dell’amore di chi è nato di nuovo. Solo lui è cosciente di cosa sia la fratellanza. Quando guarda qualcuno, nel suo volto egli vede un fratello.
Dunque, ogni insegnamento che mette la fratellanza alla base della vita umana è immortale. Tale insegnamento può essere messo in pratica come un’arte del vivere. Ogni arte è utile nella misura in cui può essere applicata. A cosa vi servirebbe una lingua straniera se non poteste utilizzarla per acquisire conoscenze? A cosa vi servirebbe la luce se non potesse svelarvi il mondo? Senza vista e senza luce l’uomo rimane cieco e ignorante. Per l’ignorante il mondo rappresenta un libro chiuso. Per chi è nato dallo Spirito si risvegliano sentimenti e capacità nuovi, che lui stesso non immaginava. Egli vede le cose sia da lontano che da vicino, vede cosa succede in una città e in un’altra. Queste sono cose impossibili per chi è nato in modo ordinario. Chi è nato da Dio non può cadere nella rete dei briganti. Egli è libero anche dalle cattive condizioni. Perché? Perché prevede tutto. Quando attraversa una foresta, egli sa in anticipo dove si sono accampati i briganti, e li evita. Chi è nato da Dio ha una mente luminosa con cui vede chiaramente le cose.
Molti aspirano alla vita spirituale, ma devono sapere che essa richiede che l’uomo comprenda le possibilità che sono riposte in lui. Nel momento in cui comprende e sa di quali possibilità dispone, egli può beneficiare delle ricchezze della vita. Di quali possibilità dispone un pesce? Il pesce ha una sola possibilità: nuotare nell’acqua. Non può parlare, non può scrivere e non può seguire le lezioni. Se volesse acquisire un’altra possibilità oltre a quella che ha, il pesce dovrebbe uscire dall’acqua, abbandonare quelle condizioni sfavorevoli. Cosa ci si può aspettare da un pesce? Non può diventare un essere umano, ma almeno ha la possibilità di diventare un uccello. Anche come uccello, tuttavia, non avrà grandi possibilità. L’unica forma che dà maggiori possibilità per l’acquisizione di ricchezze è quella umana. Con la parola uomo ci riferiamo soltanto a chi è nato da Dio. Nascere da Dio non è un processo semplice. Per arrivare a nascere di nuovo, l’essere umano deve essere passato attraverso molti processi. Poiché non riflette, egli chiede se vi sia un altro mondo oltre a quello sulla Terra. Quest’uomo conosce un mondo soltanto, e non lo conosce neanche come si deve. Egli non sa che anche nel mondo in cui vive avvengono una serie di processi complessi. Anche il pesce chiede se esista un altro mondo oltre a quello dei pesci. Vi è un altro mondo oltre a quello dei pesci, ed è il mondo degli uccelli, degli esseri che volano. Se l’uccello chiedesse se vi sia un altro mondo oltre al suo, gli diremmo che c’è un altro mondo oltre a quello degli uccelli: il mondo dei mammiferi. Se un mammifero facesse la stessa domanda, gli risponderemmo che, oltre al suo mondo, ne esiste un altro più organizzato ed elevato: il mondo degli esseri umani. Se poi anche l’essere umano chiedesse se vi sia un mondo più elevato di quello umano, gli risponderemmo che ve ne è uno più elevato, ed è il mondo degli angeli. Gli esseri del mondo angelico hanno una comprensione più corretta e ampia rispetto a quella degli esseri umani. Nel mondo angelico non vi sono prigioni, patiboli, cimiteri; non esistono tormenti, disgrazie, dispute. Lì vi è da mangiare e da bere in grande abbondanza. Tutti hanno le condizioni per studiare e svilupparsi. Chiunque vive quanto vuole. È vero questo? Per me, che vedo le cose, è vero. Io non ho bisogno di fede, non c’è bisogno che mi convincano. Credo in ciò che vedo. Un uomo cieco, accanto a me, mi chiede: «Credi nella luce?». Non vi è bisogno di credere nella luce: io la vedo. Chi è cieco ha bisogno di fede, ma per colui che vede la fede si trasforma in conoscenza.
«Se non nascete di nuovo, non potete entrare nel Regno di Dio».3«Se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel Regno di Dio» (Giov 3,5). La nuova nascita implica l’aprirsi di un nuovo mondo in cui l’essere umano deve entrare. Se non entrate in questo mondo rimarrete nelle cattive condizioni, nella vita delle sofferenze. Anche se foste ricchi, perdereste le buone condizioni. Nel momento in cui entrerete nel nuovo mondo, il mondo di Dio, sarete circondati da una nuova luce che amplierà il vostro orizzonte. Non agiscono così anche gli stati? Quando viene creato un nuovo Stato, subito si stabilisce un nuovo ordine che lo protegga dai nemici esterni e offra ai suoi cittadini le condizioni per una vita migliore e più tranquilla. Qual è lo Stato o il regno meglio organizzato? Quello meglio organizzato è il Regno di Dio. Chi può entrare in questo Regno? È detto nelle Scritture: «Chi è nato da Dio può entrare nel Regno di Dio». Una volta entrato nel Regno di Dio, chi è nato da Dio dirà: «Vale la pena di vivere in questo Grande Regno!».
Il mondo di oggi, quello in cui gli uomini vivono, è simile a un granaio. Vi sono due modi in cui essi possono uscire da questo granaio: essere seminati nel campo oppure andare al mulino per essere sottoposti alla macina. Qualcuno dice: «Il mulino macini pure!». Questo mulino che macina è pericoloso. Sarebbe bene che un giorno i mulini smettessero di macinare. Nell’altro mondo vi sono mulini? Lì non vi sono né mulini né mugnai. Nell’altro mondo il chicco di grano è grande come una pera e cresce sugli alberi. È sufficiente che raccogliate un chicco per nutrirvi a sufficienza. Avvicinandovi all’albero su cui cresce il grano, sentirete la sua voce: «Accomodati, mangia quanto vuoi!». Il grano può forse parlare? Si tratta di un’espressione figurata. Spesso il bulgaro utilizza l’espressione: «Ho voglia di mangiarti!». Può un uomo mangiare un altro uomo? Si può mangiare solo ciò che è ragionevole.
Cristo dice: «Se non mangiate la mia carne e non bevete il mio sangue, non avete la vita in voi».4«Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete vita in voi» (Giov 6,53). Questo significa: se non mangiate la Parola non avete vita in voi. Vi è un mondo che ha bisogno della Parola come di un cibo simile a quello che oggi gli uomini utilizzano. Il cibo grossolano viene gradualmente integrato con un cibo spirituale. L’uomo mangia tre volte al giorno e apporta al suo stomaco gli elementi che sono necessari al mantenimento del suo corpo fisico. Oltre che con lo stomaco, egli si nutre attraverso i polmoni e attraverso il cervello. Per mezzo dei polmoni e del cervello egli acquisisce energia da un cibo più elevato di quello fisico. Verrà un giorno in cui gli esseri umani si nutriranno soltanto attraverso i polmoni e il cervello. Gli studiosi hanno calcolato che in un minuto l’uomo fa venti inspirazioni: queste corrispondono a venti pranzi. Chi è nato di nuovo non sarà schiavo delle condizioni attuali, e non dovrà preoccuparsi costantemente per il domani. A causa delle grandi preoccupazioni l’uomo di oggi non può dormire tranquillamente, non può gioire delle ricchezze che Dio gli ha dato. Egli passa gran parte della sua vita nelle preoccupazioni e nei turbamenti. Cristo ha portato nella vita una filosofia nuova e positiva, in grado di liberare l’uomo dalle attuali preoccupazioni e difficoltà, ma questa filosofia, che ai suoi tempi è rimasta incompresa, rimane incompresa anche per i cristiani di oggi. E dopo tutto questo qualcuno dice di essere cristiano. Non è cristiano chi si limita a portare il nome di Cristo. Si può chiamare cristiano nel vero senso della parola il Figlio di Dio, cioè chi è nato dallo Spirito. Dunque, nella religione del futuro tutti gli esseri umani saranno nati da Dio e comporranno una grande famiglia i cui membri saranno fratelli tra loro. Ciascuno sarà pronto a sacrificarsi per suo fratello. Allora non incontrerete nessuno che abbia bisogno di qualcosa. Nessuno verrà ricattato da qualcun altro.
Chiedo: questo non può avvenire già oggi? Cosa impedisce alle persone di amarsi e vivere in fratellanza? Chi riunisce le persone? Chi ci ha riuniti qui oggi? Dio, l’amore di Dio unisce gli uomini. Questa è una grande verità che viene verificata ogni giorno, dunque potete verificarla fin da ora. Chi è nato da Dio l’ha verificata e vive in conformità ad essa. Chi entra nelle nuove condizioni di vita non necessita di prove riguardo all’altro mondo. Dimostrare l’esistenza dell’altro mondo è come dimostrare l’esistenza dell’amore. Non ha senso dimostrare agli uomini se l’amore esista o no. Dove c’è l’amore, c’è la vita. Quando l’amore è assente, la vita scompare. L’arrivo dell’amore implica la resurrezione dell’anima. Chi acquisisce l’amore, risorge; chi perde l’amore, muore.
L’attuale fase di vita è una fase di mancanza d’amore. Può l’uomo risorgere in mancanza d’amore? La mancanza d’amore fa morire. Io non parlo della morte del guscio: la mancanza d’amore porta a un’altra morte, più spaventosa. Se l’uomo perde soltanto il suo guscio, si rivestirà di una nuova forma. Tuttavia l’uomo cerca di elaborare per sé una forma tale che non ceda alle cattive condizioni, che non cambi. Questa nuova forma porterà in sé l’immortalità. Questo ha espresso Cristo nel versetto «Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito».5La Sacra Bibbia (Giov 3,6). Chi è nato dalla carne vivrà in un modo; chi è nato dallo Spirito vivrà in un altro modo. Il primo passerà per la macina, il secondo per la vita. Il primo rimarrà senza frutto, il secondo darà frutto. Il primo creerà una fratellanza che nell’arco di quattro generazioni smetterà di esistere: i legami tra i fratelli e le sorelle di sangue scompariranno, e fra duecento anni al massimo ogni fratellanza e ogni parentela fra coloro che avevano legami di sangue scomparirà. Il secondo, cioè colui che è nato da Dio, creerà una fratellanza duratura: i legami fra coloro che sono nati da Dio dureranno almeno 25.000 anni. Questa continuità, questa durata dei legami offrirà alle forze ragionevoli che agiscono sull’anima umana la possibilità di completare il loro lavoro.
Sappiate che tutto ciò che è ragionevole contribuisce allo sviluppo dell’anima umana: le stelle, i soli, i pianeti, tutta la natura lavora per l’uomo. Tutto ciò che circonda l’essere umano, fuori e dentro di lui, opera per la sua educazione. Il Sole sorge per i figli di Dio, per coloro che sono nati da Dio: coloro che sono già nati lo hanno verificato, mentre coloro per i quali si preparano ora le condizioni lo sperimenteranno. Cristo dice a Nicodemo, uno degli uomini colti del suo tempo: «Se non nascete di nuovo, non potete entrare nel Regno di Dio».6«Se uno non è nato di nuovo non può vedere il Regno di Dio» (Giov 3,3). Nicodemo non comprese quella verità e chiese a Cristo: «Com’è possibile che un vecchio entri una seconda volta nel grembo di sua madre e nasca di nuovo?».7«Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?» (Giov 3,4). Cristo rispose: «Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito».8La Sacra Bibbia (Giov 3,6). Per che cosa si distinguono questi due processi, questi due modi di nascere? L’uomo è simile a un chicco di grano. Una mano gentile arriverà, prenderà un chicco di grano dal granaio, lo seminerà nel campo e gli dirà: «Tu passerai attraverso piccole sofferenze, ma fiorirai, darai frutto e maturerai». Il chicco di grano verificherà questo e si rallegrerà. Un’altra mano gentile entrerà nel granaio, preleverà un chicco di grano e dirà: «Ora ti porterò al mulino per passare attraverso la macina e diventare farina. Passerai attraverso piccole sofferenze, ma il tuo valore aumenterà». Quale situazione è da preferire, passare per il campo e dare frutto oppure passare per la macina e aumentare il proprio valore? Quella da preferire è la prima situazione: passare attraverso le sofferenze ma dare frutto. Questa situazione rappresenta l’ordine divino delle cose. La seconda situazione – passare per la macina – rappresenta l’ordine umano delle cose. Con la parola mulino, in questo caso, intendo le cose incomprese che l’uomo stesso ha creato. Con la parola campo intendo ciò che la Causa Prima ha creato.
Dunque, auguro a ciascuno di passare attraverso le sofferenze del campo per acquisire quelle conoscenze che lo porteranno a una nuova nascita, alla nascita dallo Spirito. Nascere dallo Spirito significa diventare membro della Fratellanza. La Fratellanza è una condizione per la venuta dell’amore fra gli esseri umani.
«Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito».9La Sacra Bibbia (Giov 3,6). Ciò che è nato dallo Spirito presuppone ciò che è nato dal Grande Principio Intelligente della vita.
Conferenza tenuta alle 5.00 a.m. del 14 agosto 1935 presso i Sette Laghi di Rila
Traduzione di Valentina Gencheva e Michele Antonio Salvemini