Conferenze per gli incontri con i giovani – Anno 1925

Il terzo raduno con i giovani ha avuto luogo a Sofia dal 5 all’8 luglio 1925.
Durante quei giorni il Maestro Beinsa Duno ha tenuto cinque conferenze.

7 luglio 1925, Sofia

3. Venti regole dal Maestro al discepolo1Il contenuto della conferenza consiste nell’enunciazione delle venti regole date dal Maestro ai discepoli.
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  1. Il cammino del discepolo è un cammino dell’alba, è un cammino dell’eterna luce, portatrice dell’Amore.
  1. Il discepolo deve sempre mantenere il corpo in una postura corretta, che tenga sveglia la sua coscienza e conferisca al suo spirito una buona disposizione al lavoro.
  1. Il discepolo ha sempre la possibilità di fare del bene. Il bene è il fine della sua vita.
  1. Il discepolo verrà posto di fronte alla tentazione perché vengano messe alla prova le sue convinzioni.
  1. Il discepolo viene sottoposto a forti esperienze affinché sia temprato in resistenza e prontezza di coscienza. Una vita senza esperienze è la vita delle anime dormienti.
  1. Il discepolo non deve essere turbato dalle forme, ma deve guardare allo spirito delle cose.
  1. Il discepolo prega da solo. Egli deve essere raccolto nella sua preghiera e deve viverne le parole.
  1. Per il discepolo è indispensabile un po’ di contemplazione perché possa mettere ordine dentro di sé.
  1. Per il discepolo è necessaria un po’ di solitudine per rafforzarsi interiormente.
  1. Per il discepolo non vi è cosa migliore della purezza! Il discepolo, amando, deve acquisire purezza. L’amore è una forza che si sviluppa solo nella purezza.
  1. Quando sei connesso a Dio, per te non ci saranno seduzioni.
  1. Il discepolo della Scuola occulta non deve ammettere alcun dubbio sulla Provvidenza Divina. Egli sa che il cammino che ha intrapreso è retto.
  1. Per il discepolo, il dubbio è un compito da risolvere correttamente.
  1. Secondo la Legge dell’Amore, quando hai fede tutto per te è luminoso. In questo modo saprai che sei nel campo dell’Amore: lì non vi è il dubbio. Se dubiti, ciò dimostra che l’Amore non c’è. Nell’Amore non vi è il dubbio.
  1. La prima prova a cui il discepolo si sottopone da solo è il dubbio. Pertanto egli deve trascorrere da solo la notte del dubbio, e da solo deve superarla.
  1. Il discepolo deve passare attraverso il dubbio. Questa è una regione che egli deve attraversare e percorrere fino in fondo. Lì si troverà in una notte polare artica, una notte di sei mesi, ma deve comprendere la legge. Deve trascorrerla per poter di nuovo uscire alla luce del giorno, e resistere durante tutto questo tempo. Dopo che sarà passato questo periodo di oscurità, di oscuramento interiore, arriverà l’intuizione, arriverà il giorno luminoso, arriverà l’Iniziazione.
  1. Il discepolo deve vedere il bene ovunque e in chiunque. Se egli vede ovunque crimini, vizi e difetti, questa è come una lebbra del cuore. È terribile portare il diavolo nel proprio cuore!
  1. Finché è nel mondo che il discepolo trova la luce, non gli si può dire nulla su Dio. L’oscurità deve arrivare dall’esterno per fare luce nell’anima. È solo nella luce interiore che nasce l’Amore verso il Grande. Il discepolo non deve soffermarsi sulla luce del mondo, ma guardare la luce nella sua anima e custodirla.
  1. Il discepolo non può stringere amicizia sia col mondo sia con Dio. Se il discepolo ama Dio, il mondo per lui si oscurerà, si celerà, scomparirà, e lui si ritroverà in un altro mondo di luce, pace e gioia, e lì udirà il suo Maestro.
  1. Piacevole è il cammino del discepolo in tutte le sue difficoltà, poiché è un cammino di ascesa!

 


Traduzione di Valentina Gencheva e Michele Antonio Salvemini