Canti del Maestro
48. Blagost – Bontà
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Testo traslitterato
Blagost
Blagost nosi svetlinata.
Radost nosi za života tja.
Stari vdiga, mladi vdiga ot legloto tja.
Bolni milva, zdravi radva
koga ide tja.
I reki tekat obilno,
i cvetja căftjat krasivo, koga ide tja.
Traduzione
Bontà
La bontà porta la luce,
porta gioia alla vita,
fa alzare dal loro letto vecchi e giovani.
Quando arriva,
accarezza chi è malato e dà gioia a chi è sano.
Quando arriva, i fiumi scorrono copiosi
e i fiori sbocciano magnificamente.
La parola blagost, che traduciamo qui con il termine bontà, in bulgaro presenta in realtà una maggiore complessità semantica, includendo allo stesso tempo i concetti di dolcezza, gentilezza, amabilità e bontà.
Le prime cinque battute di questo esercizio sono state date dal Maestro il 19 dicembre 1923 (Classe Occulta Generale, Anno III, 10a lezione), mentre il canto completo è stato dato il 26 dicembre 1923, durante la lezione successiva. Dice il Maestro: «La forza di questo canto è nel suo ritmo. Lo scopo di questo canto è quello di ristabilire un ritmo corretto nel battito cardiaco dell’essere umano».