Questo canto è stato dato dal Maestro il 2 dicembre 1925. Occorre custodire questo esercizio come qualcosa di sacro dentro di sé. Esso è tratto da un antico canto sacro. Dice il Maestro: «Se vi avessi dato questo canto così com’era, in una tonalità minore, voi non avreste potuto reggerne le vibrazioni, esse avrebbero cambiato il ritmo del vostro cuore». Il Maestro ha quindi dato l’esercizio in tonalità maggiore. Dice ancora: «Vi sono parole sacre, come la parola Aum, che devono essere pronunciate spesso, anche se non se ne comprende il senso. Se siete addolorati, ammalati o indisposti interiormente, pronunciate un po’ di volte la parola Aum: essa è una parola dello Spirito. Cantate questa parola che appartiene al suo linguaggio, e lo Spirito vi comprenderà e vi aiuterà, poiché comprende e conosce i vostri bisogni».