Ultime Conferenze (1944)

22 marzo 1944, Mărčaevo (in elenco anche nelle CST)

17 dicembre 1944, Izgrev – Sofia

2. Il nuovo nella vita

 

La vita umana ha senso solo quando l’uomo la comprende. Io parlo della vita come di una grande ricchezza, attraverso cui Dio si esprime, e tutto il futuro dell’uomo dipende dal punto al quale egli è giunto nel comprendere la sua vita. Per capire una vita, vi sono determinate condizioni. Mettiamo che una persona voglia camminare ma, se non ha lo spazio necessario a disposizione, dove potrà farlo? La luce viaggia, ma per questo ha bisogno di un intero universo. Una vita che non è mossa da un pensiero, non può essere espressa. Il pensiero è equivalente alla luce. Una vita senza la libertà non può manifestarsi. E una vita senza l’Amore non può realizzarsi.

Io voglio parlarvi di alcune cose essenziali. Ci sono molti studi scientifici che sono dei “balocchi scientifici”. Qual è la velocità della luce? È 300 mila chilometri al secondo. Questo parametro per voi non significa niente, perché non siete in grado di percepire questa velocità – un secondo dopo che la luce vi è passata vicino, si troverà a 300 mila chilometri da voi.

Anche questo spazio, 300 mila chilometri, è per voi ignoto. Esistono anche altre teorie scientifiche. Ad esempio: il pensiero umano viaggia con la velocità di 3 quadrilioni e 600 bilioni di chilometri al secondo. Con questa velocità voi potete raggiungere qualsiasi punto dell’universo materiale. Adesso vi resta di pensare (cosa vuol dire pensare) a quale sia il significato di un quadrilione. Anche se ci ragionate per migliaia di anni, non lo capirete. Questi sono termini scientifici che neanche gli stessi studiosi capiscono bene. Pronunciate, ad esempio, la parola Amore. Tra la parola Amore e l’Amore stesso c’è una distanza talmente grande quanto tra il Cielo e la terra. Ad oggi, molti mi hanno parlato dell’Amore. Qualcuno dice così: il mio cuore sta bruciando. Se il cuore di qualcuno brucia – questo non è Amore. Se è questione di bruciare, anche il fuoco brucia e anche la lampada. Una delle qualità dell’Amore è, che concepisce la vita. Ma non una vita di sofferenze. Soffrire – questo non è Amore. A volte si sente dire: se mi ami, dovrai soffrire. Questa è violenza. Prendi una gallina e la sgozzi, dicendo: se mi ami, devi morire, devi sacrificarti per me. Morire in un dato momento – che cosa vuol dire? Morire vuol dire andare nell’altro mondo. Quando il servo esce dalla casa del suo padrone e va a lavorare il campo, muore; quando vi ritorna, rinasce. Il sole, quando tramonta la sera, muore, e la mattina, quando sorge, nasce di nuovo. Noi crediamo che quando una cosa muore, sparisce. No, entra solo in un altro mondo.

Quando i primi uomini, per via delle tante conoscenze acquisite, sono diventati sapientissimi, sono entrati in un altro mondo. E allora, il Signore li ha vestiti e accompagnati fuori della sua casa, dicendo loro: “Andate a studiare!” Così, i primi studenti sono stati Adamo ed Eva che, uscendo dalla casa del padre loro, sono venuti nell’università della terra per studiare, portando vestiti di pelle, resistenti e difficili da rompere. Nel paradiso portavano abiti reali, mantelli. In questo mondo, invece, le leggi erano del tutto diverse. E allora, una volta fuori dal paradiso, tra gli uomini è iniziata una lotta. Una cosa piccola si è trasformata in qualcosa di grande. Sono nati tre figli maschi. Hanno pensato di servire Dio. Hanno detto: “Bisogna fare qualcosa perché non dimentichiamo quell’insegnamento in paradiso. Stabiliamo un ordine!” Uno dei figli era agricoltore. Egli ha preso il migliore grano che avesse e l’ha offerto in sacrificio a Dio. Ma mentre il grano bruciava, il fumo non ascendeva verso Dio, bensì restava in basso, come nebbia. L’altro era pastore. Egli ha preso un agnello e l’ha offerto in sacrificio al Signore. E il fumo di questo agnello ascendeva verso l’alto. Allora Caino ha detto: “Ho prelevato dalla terra il miglior grano e l’ho sacrificato, ma, cosa strana, il fumo striscia per terra. Mio fratello, invece, ha sgozzato un agnello e il fumo si dirige verso l’alto.” Ha iniziato quindi a riflettere in modo scientifico: “Vuol dire che il mio materiale è di qualità inferiore rispetto a quello di mio fratello. E se io porto in sacrificio a Dio mio fratello, il Signore mi considererà diversamente.” E ha offerto in sacrificio il fratello. Inizialmente questa era una cosa teorica nella sua mente. Ma quando ha sacrificato suo fratello, il Signore gli ha parlato, chiedendo: “Dov’è tuo fratello?” E Caino: “Non sono il guardiano di mio fratello.” – “Il sangue di tuo fratello grida dal suolo. Tu hai compiuto un delitto. Non hai chiesto a tuo fratello se volesse sacrificarsi.” – “Fai bene a scacciarmi e chiunque mi incontrerà, mi ucciderà come un cane.” – “Se qualcuno ti uccide, i suoi peccati saranno sette volte più grandi dei tuoi. Io apporrò un segno su di te, cosicché nessuno ti uccida.”

Dico quindi: nel mondo i peccati sono mortali, non si possono espiare. L’unica cosa che è in grado di espiare una colpa è l’Amore. L’unica cosa in grado di curare è l’Amore. Nessun espediente, nessuna somma di denaro, nessun sacrificio, nessuna preghiera e nessun pentimento sono sufficienti. A una persona basta riavere quella vita che Dio le ha donato. La morale, ergo, è: non togliere a nessuno quei doni che Dio gli ha dato! Questa è la prima cosa. Se vuoi stare bene, non ostacolare nessuno nella sua crescita né a livello mentale né a livello spirituale né a livello fisico!

Ora, alcuni di voi sono venuti qui da lontano e dicono: “Noi abbiamo l’Amore, altrimenti non saremmo venuti.” Bene, voi che siete venuti, avete l’Amore. E quelli che non sono venuti? Vi faccio un paragone: la luce che viene dal sole percorrendo 150 milioni di km2, anche essa è presente ora alla riunione. Nessuna presenza, priva d’Amore, può contribuire in un qualche modo; nessun pensiero, privo d’Amore, possiede la forza; nessun sentimento, privo d’Amore, possiede un contenuto e nessuna azione, priva d ‘Amore, può mai realizzarsi. L’Amore nel mondo è la grande legge attraverso la quale possiamo realizzare ciò che siamo venuti a compiere sulla terra.

Bisogna vivere, bisogna mangiare, bisogna lavorare. Ma come? Nel mangiare si possono osservare due eccessi: quando mangi troppo – questo è uno spreco, è un peccato; e quando non mangi abbastanza, digiunando per risparmiare denaro per i giorni difficili – questo è l’altro peccato. Alcuni digiunano a questo scopo. No! Mangerai e ringrazierai Dio! Mangerai tanto quanto ti è stato assegnato e neanche un grammo di più. Se mangi tanto, lavorerai! È così sulla terra, nel suo stato attuale, le persone lavorano tanto. Prendiamo un poeta contemporaneo che ha scritto qualche libro, oppure un filosofo. In che modo l’uno o l’altro ha contribuito con il proprio libro? – Il tipo di nutrimento che offre il filosofo è troppo solido e difficile per la gente da digerire. Come potrà capire un uomo incolto la parola sostanza, o essenza? E la teoria quantica? Capirà qualcosa, se gli viene spiegato, che l’acido solforico, piuttosto che l’acido nitrico può agire a contatto con un’altra sostanza? Che cos’è un acido? L’acido contiene alcuni elementi che hanno deciso che devono papparsi qualcuno. Gli acidi sono i rappresentanti di Caino nel mondo, le basi1 sono i rappresentanti di Abele nel mondo – quelli che diventano vittime, mentre i sali sono i rappresentanti di Set. Si dice nella Scrittura: “Se il sale perde il suo sapore, come si potrà ridarglielo?” Quando Caino ha ucciso Abele, è arrivato Set, il sale nel mondo.

Si deve, però, porre un’altra base. Se voi non ponete l’Amore come basamento della vostra vita, su cosa edificherete? È sulla pietra che bisogna edificare! Su pietra, però, si costruisce l’edificio terrestre. Una vita che non è costruita con l’Amore è piena delle peggiori disgrazie. Al contrario, la vita che si basa sull’Amore abbonda delle più grandi ricchezze.

Quando parliamo dell’Amore, intendiamo la luce della mente umana. Se pensi – l’Amore è penetrato nella tua mente; se nel tuo cuore vi è il calore (i sentimenti teneri) – l’Amore l’ha impregnato; se sei in salute – l’Amore ti ha permeato. La malattia, le persone malate, dimostrano mancanza d’Amore. Quelli che non pensano, non hanno l’Amore. Quelli che non provano sentimenti, non hanno l’Amore. Costoro non possono aspettarsi niente dalla vita.

Io parlo dell’Amore come dell’unica forza che può far avere all’uomo tutto quello che vuole, tutto quello che pensa e tutto quello che prova.

Immaginate che io sia un poveraccio senza neanche un soldo in tasca. Ho, però, un pensiero luminoso, provo un sentimento luminoso e compio un’azione luminosa. Ergo, conosco le leggi della luce, le leggi della vita. Mettiamo che tu soffra di lebbra o di sifilide, che nessuno è in grado di curare. La tua vita è nelle mie mani. Io ho la possibilità di guarirti. Una sola goccia dell’Amore costa miliardi. Quell’elisir di cui si parla, l’elisir della vita eterna, è l’Amore. Preleva un po’ di quella goccia primordiale dell’Amore, che giungerà alla tua mente, al tuo cuore e al tuo Spirito; e quando vi sarà giunta, la mente diventerà subito brillante e il cuore colmo di sentimenti nobili. Quando essa avrà raggiunto la tua anima, si plasmerà quell’azione nobile che rende l’uomo forte e capace di qualsiasi cosa.

A volte si sente dire: non riesco a fare questo o quest’altro. Come fa allora la gente di adesso a combattere? Come riesce a farlo? Si dice che gli uomini non riescono a compiere l’Insegnamento di Cristo! Adesso 20-30 milioni di uomini combattono e ognuno di loro si sacrifica, lasciando padre, madre, moglie, casa, lasciando ogni cosa.

Dico allora: noi non vogliamo che le persone muoiano per noi. Fino ad ora vigeva questa legge – che dovevano morire. Adesso invece vogliamo che vivano per noi. Noi non vogliamo che le persone soffrano a causa nostra, ma al contrario – che stiano bene. Ora, se qualcuno va a trovare i suoi cari, lo mettono subito a lavorare come un mulo. A tutti voi a volte viene il pensiero che sapete più degli altri. No. È un’illusione. Nessuno è più sapiente degli altri. Secondo me, sapiente è colui che compie la Volontà Divina. Colui, che osserva la legge dell’Amore, che è servo dell’Amore. Un uomo che non serve l’Amore è un grande ignorante – a tal punto, che più ignorante non si può. E a causa di questi ignoranti, il mondo soffre. Dicono di qualcuno: è un sacerdote, porta una corona. Lasciate perdere la sua corona! Se egli non indossa la corona dell’Amore, della Saggezza, della Verità, delle virtù, che importanza ha tutto il resto? E se non impugna la bandiera della Verità, che importanza ha quello che fa? La tua mano deve fare cose belle: scrivere qualcosa di bello, arare bene la terra, cucire un bell’indumento, ecc.

E se guardate la vostra mano, voi potrete vedere che su di essa Dio ha deposto tutte le leggi. Sulla vostra mano sono scritte le leggi dell’Amore, della Saggezza e della Verità. Persino la Bibbia è scritta lì. Le scritte, però, sono talmente minuscole, che voi, per acquisire questa conoscenza, dovete andare da qualcuno che sa leggervi la mano e dirvi il vostro futuro. Io vi dico questo: se vi manca l’Amore, attendetevi grandi sofferenze; se vi manca la Saggezza, attendetevi grandi sofferenze e se vi manca la Verità, grandi sofferenze sono in serbo per voi! Tali sofferenze, quali non avete ancora mai sognato! Direte: come faremo? Se conoscete l’Amore, vi aspettano tanti di quegli abbondanti doni, che non potete nemmeno immaginare. Se conoscete la sapienza e i frutti da essa provenienti, grandi elargizioni si prospettano per voi e se conoscete la Verità – altrettanto. Saper predire è sapere cosa dire. Quand’è che un uomo è chiamato padre e quando invece madre? Il padre, per divenire tale, deve attraversare due fasi, deve rinunciare al suo egoismo. Qualcuno vuole vivere solo per se stesso e dice: non mi voglio sovraccaricare degli affari altrui. Il padre deve partorire un figlio e una figlia, altrimenti non è un padre. E anche la madre che non riesce a partorire un figlio e una figlia, non è una madre. Un figlio va partorito prima nel mondo Divino, lo troverete lassù. Dopodiché andrà dagli angeli e, dopo ancora, scenderà sulla terra. Non dovete pensare ai bambini che sono qua, essi sono dei burattini. Un figlio che non ama suo padre è un figlio? Un padre che non ama suo figlio è un padre? Una madre poi, che non ama sua figlia, è una madre? E una figlia che non ama sua madre è una figlia? Il dono più grande per un padre è quello di essere amato da suo figlio o da sua figlia. Il dono più grande per la figlia o il figlio è quando sono amati dal padre e dalla madre. Se il padre e la madre amano la figlia, quando ella si accaserà, si sentirà felice. Se, per contro, non ha la loro benedizione, tutto sarà invano.

Vale a dire – se sulla terra non abbiamo la benedizione di Dio, la benedizione del suo Spirito, non riusciremo mai in niente. Se noi non vediamo Dio nella luce che ci manda, nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo, nel pane che mangiamo, dov’è allora il Signore? Quando mangi il pane, dirai: grazie! Lì si cela il Signore e se mangi con Amore, lo sentirai. Se lo mangi senza Amore, il Signore ti punirà. In realtà ti punirai da solo.

Vi dico quindi: nella Scrittura è detto: “Io sono la Via, la Verità e la Vita.” La verità è legata alla libertà. La via è legata al movimento. La via non ha senso senza il movimento. Gli uomini devono camminare lungo una via. Non c’è Verità se non c’è la libertà. Amare la Verità vuol dire avere liberi la mente, l’anima e il cuore.

Adesso, tra la gente stanno nascendo tante discussioni. Alcuni dicono: le persone non mi amano. E come fate a saperlo che gli altri non vi amano? Vi racconto un aneddoto. L’aneddoto è un racconto in cui vi è del vero, ma vi sono anche cose non vere. Un milionario andava per la sua strada. Gli passò vicino un pover’uomo e gli disse: “Signore, non camminare su questa strada, è pericolosa!” Il ricco gli rispose: “Questo non è affar tuo, io sono libero, so bene cosa fare.” – “Te lo dico come uomo a uomo di non passare su questa strada.” – “Sta zitto, so quello che faccio.” Così il povero, continuando il suo cammino, ad un tratto sentì un grido d’aiuto. Il ricco era caduto in un pozzo e urlava da lì dentro. “Perché urli?” – chiese il povero. “Fratello, tirami fuori, mi è accaduta una grande disgrazia.” – replicò il ricco. E il povero: “Lo sai chi sono io?” – “Non lo so.” – “Io sono quello che ti ha detto di non camminare su questa strada. Io ti conosco, tu sei un grande spenna polli, chiedi a mio padre una certa somma di denaro. Ti tirerò fuori solo se firmi che rinunci a questi soldi. Il Signore ti ha messo nel pozzo per insegnarti la generosità. E se sei generoso, io ti tirerò fuori, ma se non lo sei, mi perdonerai, ti lascerò dentro.” Il ricco rispose: “Ti darò quello che vuoi. Se mi tiri fuori, ti darò la metà di ciò che possiedo.”

Vi porto un altro esempio. Un milionario inglese entrò in una stanza dove teneva tutte le sue ricchezze, ma accidentalmente la porta si chiuse e lui restò dentro, morendo di fame. Prima di morire egli scrisse un messaggio: “Se ci fosse stato qualcuno a darmi un pezzo di pane, gli avrei ceduto la metà dei miei averi.” Sta morendo e ciononostante cede la metà. Noi, la gente odierna, diamo la metà. Date tutto, se volete vivere! Niente di più! Come stanno le cose? Chi ci aiuta? Nel primo Cristianesimo c’era un bellissimo racconto. Erode, volendo compiacere gli ebrei, accolse Pietro, poi lo rinchiuse e gli mise le catene e voleva sacrificarlo come Abele. Ma 120 anime, 120 fratelli pregavano per Pietro senza sosta. Una sera venne uno, lo scosse e gli disse: “Alzati, non è tempo ora per dormire, vestiti! Questo Angelo guardò le catene che avvolgevano i piedi di Pietro ed esse caddero. I due arrivarono alla porta della prigione, questa si aprì, l’Angelo condusse Pietro fuori e dicevagli: “Domani non ti farai mica vedere davanti a Erode! Devi sparire!” Una volta fuori l’Apostolo Pietro credeva di sognare, ma quando sentì di essere libero, si rincuorò. Questa fu la prima esperienza dell’Apostolo Pietro. Ma questa era la forza dell’Amore di 120 anime, di 120 fratelli!

Se la tua mente, il tuo cuore e la tua anima non lavorano a tuo favore, l’Angelo non verrà da te. E così noi, i credenti d’oggi, dobbiamo impegnare la nostra mente, il nostro cuore e la nostra anima! Dobbiamo pregare!

Mi chiedono sempre quando verrà la pace. Pregate – e la pace verrà! Dipende da voi. Se tutti si rivolgono a Dio con la mente, il cuore e l’animo, la pace verrà in un lampo. Adesso, invece, tutti vogliono dominare. Uomini e donne combattono. L’uomo vuole che la donna ceda e la donna vuole che l’uomo ceda. L’uomo dice: “Io sono l’uomo!” La donna dice: “Io sono la vita, sono la terra. A cosa serve il tuo seme nel granaio, dove lo interri?” L’uomo replica: “Cosa vale la tua terra senza il mio seme?”

La terra però fuoriesce da Adamo. Quella terra era dentro Adamo ed è venuta fuori da lui. Ma neanche lui era la testa, perché in quel tempo era lì, da qualche parte; e Dio l’ha preso e ha detto: “Facciamo l’uomo a mia immagine e somiglianza!”

E quali erano l’immagine e la somiglianza di Dio? Dio ha integrato nell’uomo la legge dell’Amore Divino, della Saggezza Divina e della Verità Divina, perché questi potesse amare l’Amore da cui proviene la vita, amare la conoscenza e la libertà e perché non fosse oppressivo con nessuno.

Qualcuno chiede: come si può servire Dio? Per servire Dio, non dovete forzare nessuno. Dovete lasciare le persone libere di pensare, di sentire e di agire. A volte dite di qualcuno: aspetta, lo illumino. Non siamo noi che illuminiamo le persone. Lo fa Dio tramite noi. Perciò noi tutti dobbiamo essere conduttori della Sua Luce, del Suo Calore e della Sua Forza. Dobbiamo pensare che ogni uomo è generato da Dio e se è generato da Dio, è portatore dell’Amore; se è generato da Dio, è portatore della conoscenza, del contenuto. Se è creato da Dio, è portatore della libertà. E questa conoscenza è necessaria ad ogni uomo.

Se ti senti poco bene, vedi del pane e lo mangi con amore, sarai visitato da un pensiero stupendo e il tuo malessere scomparirà. Ti siederai, prenderai la penna e scriverai una strofa: “Soldino, soldino, potente padroncino, con te in paradiso, senza di te fuori dell’eliso. Senza di te, l’ignorante a zappare va e con te, il sacerdote fa.” Quando la persona non segue le leggi dell’Amore, la sua testa inizia a deformarsi in una sua parte precisa. Bisogna sapere questo. Quando non si segue la via della Saggezza, la testa si modifica in un altro punto; quando, poi, non viene osservata la legge della Verità, la testa cambia in un altro punto ancora. Cosa vale una testa che è deformata davanti, dietro e sopra, che sopra è schiacciata? Una tale testa somiglia a quella di un serpente, la cui parte superiore è attaccata alla spina dorsale, al midollo spinale. Se nel serpente vai a cercare la compassione, non la troverai. Io ho osservato come il serpente cattura una rana per la zampetta. La rana gracida, mentre il serpente, con calma, la prende e la ingoia. La rana non gracida di fronte a nessun altro animale, ma quando viene catturata dal serpente, gracida. Perché lo fa? Per l’Amore o per la paura? A volte, però, anche al serpente capita di ricevere una lezione – dal riccio. Qualche volta, quest’ultimo lo prende per la coda, si chiude e mostra solo i suoi aculei. Il serpente si attorciglia attorno al riccio, ma senza riuscire a fare niente. E il riccio, con calma, lo mangia. I turchi dicono: quello che fai, ti torna indietro. Tempo fa da me è venuta una sorella per parlarmi di un’altra sorella giovane. Diceva così: “Lei parla troppo, è testarda, non lavora, è pigra, oziosa, ecc.” Io le ho detto: “Lei è un’attrice!” Se un’attrice interpreta il ruolo di una donna pigra, dovrà immedesimarvisi, altrimenti non avrà successo. Se interpreta bene il suo ruolo, l’applaudiranno. Una donna che non è capace di picchiare suo marito, non è un’attrice. Un uomo che non riesce a picchiare sua moglie, non è un attore. Egli è in scena, il pubblico dovrà applaudirlo. Se non la picchia, lo prenderanno per una femminuccia, mentre, se lo fa, sarà un eroe. La terra, se non la zappi, ti darà qualcosa? Picchiare è come zappare. L’errore dell’uomo è che zappa sulla schiena della moglie. Quando l’uomo si arrabbia con sua moglie, prenda la zappa e vada a zappare la terra, dicendo: “Questo lo faccio per mia moglie.” E quando la donna si arrabbia con suo marito, vada anche lei a zappare la terra con le parole: “Questo lo faccio per mio marito.” E che zappi anche la vigna! E ancora, che prenda i vestiti di suo marito, li lavi e li stiri! Questo è il nuovo modo di vedere le cose, il nuovo metodo. Anche Dio si comporta con noi in questa maniera. Dio non ci rinfaccia affatto i nostri peccati. Se hai bevuto troppo, non ti rimprovera. Il Signore dice: “Bevi, ma acqua! Bevi la migliore acqua! Non bere l’alcool, il rum, il cognac, bevi l’acqua!”

Vi dico, quindi, la prima cosa è: nell’Insegnamento nuovo è necessario il rispetto reciproco. Se non impari a rispettare le persone, neanche loro potranno rispettare te. Devi rispettarle, perché Dio vive in tutti e ci mette alla prova. Tu dici di qualcuno: è molto cattivo! Io dico: è un attore.

Niente rimane nascosto. Il viso di un uomo che picchia la moglie ha dei lineamenti particolari nella parte degli zigomi. E anche la moglie che le dà al marito ha le stesse fattezze. Se picchi tua moglie, quando vai nell’altro mondo, ti diranno: “Cosa hai imparato?” – “Ho imparato solo a picchiare mia moglie.” E che canzone hai composto picchiando tua moglie? Picchiare è come suonare la chitarra. Componi il primo accordo, il secondo, il terzo – si dovrebbe sentire un suono. Anche il tamburo ha il suo canto. Il battito del tamburo definisce il tono principale di tutta l’orchestra. Tu non sai picchiare veramente una persona, se non la picchi secondo le leggi dell’Amore, della Saggezza e della Verità. Non sono contrario al picchiare. Chi viene picchiato secondo la legge dell’Amore, acquista la vita; chi le prende secondo la legge della Saggezza, acquista il sapere e colui che picchiano secondo la legge della Verità, acquista la forza. Affinché diventi forte, devono dartele secondo la legge della Verità. E devi essere contento di prenderle. Anche i primi cristiani gioivano per essere stati malmenati – secondo la legge della Verità. Mentre noi, la gente di adesso, non conosciamo questa legge. Direte: queste sono cose frivole. Per me, un violinista che non sa suonare bene, di musica non capisce niente. Un cantante che non sa cantare bene, di musica non capisce niente. Chi ci capisce, lo dimostra con il suo canto. Un pittore che non sa dipingere, non si intende di arte; un retore che non parla non è un retore.

Dio ci ha donato diverse ricchezze. Quando incontri qualcuno per strada e lo guardi in un modo privo di una certa bellezza, vuol dire che non hai imparato le leggi della vita. Una persona mi ha detto: “Venti anni fa ho incontrato una donna che non dimenticherò mai – per il modo in cui mi ha guardato. Al solo ricordo del suo sguardo ogni mia sofferenza scompare.” Questa è arte, è conoscenza – riuscire, oltre a lamentarci delle sofferenze, anche a gioirne. Dio parla così:

Non considerate le difficoltà nella vita una punizione. Esse sono un flagello per raggiungere la vostra salvezza.

Non considerate le difficoltà nella vita una punizione. Esse sono una spinta per la vostra evoluzione.

Non considerate le sofferenze una punizione. Esse sono un balsamo di guarigione per la mano di Colui che vi solleva.

Osservate i comandi del Mio Spirito e ascoltate i Miei Spiriti Luminosi. Seguite la Via che vi indicano.

Camminate nella Via che Egli vi ha prescritto. Da’ ascolto agli Spiriti di Luce e sarai benedetto.

Quando amiamo qualcuno, noi dobbiamo dargli il cibo migliore, quello che noi stessi mangiamo; quando amiamo qualcuno, noi dobbiamo fargli respirare l’aria migliore; quando amiamo qualcuno, noi dobbiamo dargli la luce migliore, la lampada più forte! Vedete questa lampada qua, essa dimostra come dobbiamo essere. Questa è la lampada più bella a Marciaevo. E noi vogliamo che tutti quanti a Marciaevo siano luminosi come essa. E anche gli altri fratelli siano come questa lampada! E siamo grati che l’abbiamo trovata! Hanno lavorato per avere l’elettricità, ma noi, tuttavia, siamo riusciti a trovare una lampada che la sostituisse!

La cosa più grande nel mondo in assoluto è l’Amore. Non c’è cosa più grande di quella di assorbire l’Amore Divino, la Saggezza Divina, la Conoscenza Divina! Non c’è cosa più grande nel mondo di sentirsi dentro la Libertà Divina! L’unica cosa che deve farci felici è la presenza dentro di noi dell’Amore Divino, della Saggezza Divina e della Verità Divina. La presenza dentro di noi della Nuova Vita e della Conoscenza. La presenza della libertà che Dio ci ha dato.

Il Signore annuncia: “Io sono la Via, la Verità e la Vita.” Questa volta sta succedendo dentro di noi, adesso, Dio è dentro di noi. Dice il Signore: “Io sono la Via, la Verità e la Vita” dentro di te. Chiunque conosca questa Via, questa Verità e questa Vita, riceverà tutte le benedizioni Divine!

Questo è l’Insegnamento di Cristo! Egli dice: “Se mi amate, osserverete la Mia Legge, che vi sto impartendo.”

E cosa c’è di più bello al mondo di essere creatura Divina! Figlio Divino! Cosa c’è di più bello di essere figlia o bambino di Dio! Null’altro si può paragonare a questo. Se tu sei figlio Divino, hai tutto a tua disposizione. Se sei una figlia Divina, hai tutto a tua disposizione. Adesso e in futuro.

Fino adesso abbiamo dormito. Domando: cosa ci aspetta? Il futuro ha in serbo per te l’Amore Divino – sulla terra, non in Cielo. Ti aspetta sulla terra. Sperimenterai l’Amore Divino sulla terra in tutta la sua pienezza. Poi assaporerai tutto l’Amore nel mondo degli Angeli. Infine, proverai questo Amore nel Mondo Divino e comprenderai la connessione tra l’Amore umano, l’Amore Angelico e l’Amore Divino, essi sono la stessa cosa. Essi sono la gemma, il fiore e il frutto.

Cominciate, per ora, con l’amore umano. Nel Padre Nostro viene detto: “E rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.”

Vi capita a volte di non amare qualcuno. È naturale, è molto difficile amare qualcuno e questo ha il suo perché. C’è, però, una legge per amare. Dirai: “Dio ci ama per come siamo.” Voi vi credete così puri? No! Ma perché Dio vi ama? Per l’Amore e la Verità che si celano nell’uomo. Dio ama la Verità che è nascosta anche in un uomo sviato. E se Dio nei nostri confronti è clemente, assumiamo anche noi tale comportamento! Ci sarà qualche ostacolo, non sarà facile. Quando diciamo «noi amiamo» teoricamente, è una cosa, ma l’atto stesso di amare è una vera arte. Quelli che amano sono così esigenti! Una persona, quando capisce che la ami, comincia a pretendere. Inizialmente si accontenta dei 5 leva che gli dai, ma poi non gli bastano più né 10 né 15 né 100. Arriva a chiedere il sacrificio. Io intendo il sacrificio come morire e rinascere. Io non posso sacrificarmi per una persona se non sono sicuro di sopravvivere. Cristo si è sacrificato per gli uomini, sapendo che sarebbe rinato nella Nuova Vita. Noi dobbiamo sacrificarci con l’idea di entrare nella nuova vita. E quando qualcuno desidera sacrificarsi, deve conoscere bene questa legge: morire per la vecchia vita e vivere per la Nuova; staccarsi dalla vecchia vita e accogliere ed entrare nell’Amore, abbandonare la vecchia vita dell’ignoranza ed entrare nella conoscenza; smettere di ubbidire alla legge della schiavitù ed entrare nella libertà. Se questi contrasti non esistono, non ci può essere una vera comprensione e questo fa sì che dentro di noi nascano delle contraddizioni. Tempo fa è venuta da me una sorella che aveva un moroso e mi ha detto: “Non lo amo, non riesco ad amarlo. Una volta lo amavo, adesso non più.”

Per me la questione è chiara. Qualcuno viene da me e mi dice: “Non voglio lavorare:” Gli do 5 leva, ma di nuovo afferma che non vuole lavorare. Gliene do 30, niente da fare. Gli do 1000 leva ed è pronto a lavorare. Dice: “Io lavoro per soldi.”

Dico così: io non professo un insegnamento senza soldi. È giusto pagare. Quando sei amato da qualcuno, lo pagherai bene per il suo Amore. Quando ti insegna un’arte, lo pagherai bene. Il pagamento è necessario nel mondo. Nella Scrittura, in Isaia, è detto: “Venite e comprate.” Senza soldi, che cosa puoi comprare? Pagherai con le monete tintinnanti dell’Amore, della Saggezza e della Verità. Bisogna pagare. È detto: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.”

Il dono Divino viene ricompensato con un altro dono Divino. Esiste il karma e il Dharma. La radice della parola Dharma proviene dalla lingua vatan e si rifà alla parola bulgara Dar . Dharma è quello che i cristiani chiamano BEN DI DIO. Questo è Dar, un Dono Divino. Una sorgente dà generosamente. Se, però, bevi da questa sorgente senza ringraziare Dio, non godrai del suo beneficio. L’uomo ringrazi Dio per questa fonte! Racconti di questa fonte lungo tutto il suo cammino. Il malato che beve da quest’acqua senza rendere grazie a Dio, non ha alcun giovamento, mentre, quello che mostra gratitudine, guarisce. Noi, gente contemporanea, dobbiamo essere grati a Dio per ogni Suo dono, per quanto piccolo esso sia, per ogni minuscolo raggio di luce. Dobbiamo dire grazie alla sorgente, al fiore, a colui che ci ha gettato anche solo un brevissimo sguardo buono. Cristo dice: “Io sono la Via, la Verità e la Vita.” La Via, che è portatrice della conoscenza; la Verità, che è portatrice della libertà; la Vita, che è portatrice dell’Amore. Questo è il Nuovo che Dio sta adesso inviando nel mondo. E allora, se ci incamminiamo nella via dell’Amore, della Saggezza e della Verità, Egli ci battezza Suoi Figli e Figlie.

Ora, non vi dirò: Dio sia con voi! Voi siete in Dio. E lasciate che Dio operi in voi! Prestate orecchio a Dio! Ascoltatelo lungo il vostro cammino! Quando Lo ascolti e fai una cosa che provoca in te il senso di contentezza, vuol dire che hai agito bene; quando dopo una tua azione non ti senti contento, significa che in qualcosa hai sbagliato, non hai agito bene. Quando compi la Volontà Divina correttamente, ti senti sempre felice. Quando invece devii dalla Sua Volontà, Egli non ti penalizza, ma ti dice: “Correggiti, correggi questo tuo errore!”

Mettiamo che togliate dalla paga del vostro servo mezzo lev, gli date cento, ma ne togliete mezzo. Non togliere mai, devi sempre aggiungere e mai togliere!

A volte, nei confronti di alcune persone siamo molto generosi, gli diciamo: “Ti amo tanto.” Questo è parlare a vanvera. Ad altre, invece, non vogliamo dirlo, ci tratteniamo, come se non le amassimo, non ci riveliamo. Sono d’accordo, non bisogna parlarne. Ma questa persona deve sentire il tuo Amore in maniera totalmente disinteressata. E quando esce fuori, deve percepirsi più viva, più accorta, più libera. E deve dire: “Sono grato che il Signore mi abbia fatto incontrare questa persona.”

Nei tempi nostri, c’è bisogno di persone che portino il Signore ovunque per il mondo. Nella Scrittura è detto: “Così risplendano le vostre opere…” Ma, senza l’Amore, senza la Saggezza e senza la Libertà, queste vostre opere non possono risplendere. E nello stesso versetto è detto ancora: “… e rendano gloria al Padre vostro che è nei Cieli.”

E quando torniamo da Dio, diciamo, come Cristo ha detto: “Io ho compiuto la Tua Volontà. Ti ho glorificato. E ora, glorificami anche Tu, Padre, con la Gloria che avevo prima che il mondo esistesse.” Cosa significa? Dio ha predisposto, ha preparato per noi qualcosa di grande che né la nostra mente né il nostro cuore hanno mai potuto immaginare prima.

Queste cose, però, ora sono lontane. Sulla terra, in questi tempi difficili, soltanto l’Amore Divino, insieme alla Saggezza Divina e alla Verità Divina, può aiutarci a portare il grande peso. E Dio sarà dalla nostra parte e avremo la Benedizione Divina. Non esiste cosa più bella di quella di avere la Benedizione Divina! E di vedere gli Angeli Divini scendere e ascendere, proteggendo gli eletti sulla terra.

E così, noi preghiamo adesso che l’Amore Divino, la Saggezza Divina e la Verità Divina raggiungano tutto il mondo e che arrivi la nuova vita. Le persone lottano, adesso, perché non hanno l’Amore, perché mancano loro la conoscenza e la libertà. Quando la vita, la conoscenza e la libertà saranno arrivate, la guerra si fermerà. Al suo posto, comincerà la guerra dell’Amore, fatta dalle madri, che dovranno dar vita a tanti bambini, rimpiazzando tutti quei bambini uccisi. Costoro rigenereranno il mondo. Adesso, il mondo ha bisogno di madri che partoriscano! E di figli che camminino sulla Via Divina! Che non uccidano, ma che incarnino la Vita Divina!

Noi dunque ora dobbiamo partorire, non distruggere, ma partorire! Dice il Signore:

“Io sono la Via, la Verità e la Vita.”

“Questa è la Vita eterna: che conoscano Te, l’Unico Vero Dio e Gesù Cristo che hai mandato.”

Amore, Saggezza, Verità, Vita, conoscenza e libertà. Movimento, studio e impegno!

Questo è ora IL NUOVO NELLA VITA.

Questa è la Vita eterna: che conoscano Te, l’Unico Vero Dio e Gesù Cristo che hai mandato.

(tre volte)

Adesso dite dentro di voi: “Signore, esprimeremo il minimo dell’Amore, il minimo della sapienza e il minimo della libertà che provengono da Te.” Il minimo, non il massimo! Dimostriamo, adesso, il minimo possibile dell’Amore, della sapienza, della libertà che provengono da Dio. Essi valgono più di qualsiasi altra cosa.


Conferenze Straordinarie, Le Ultime Parole, 22 marzo 1944 (mercoledì), ore 5:00, Mărciaevo


Traduzione dal bulgaro: Irena Yordanova

Redazione: Katia Giannotta

31. Il miglior dono

 

La buona preghiera

 

Canto – In principio era il Verbo


Leggerò alcuni versetti dal capitolo XII del Vangelo di Matteo: dal 1° al 7° versetto.

 

Canto Lo Spirito di Dio

 

Per la Natura, in qualità di educatrice, è del tutto uguale se noi studiamo o non studiamo, se abbiamo il desiderio di studiare о se mostriamo di volerlo fare solo esteriormente. Nelle sue azioni, tuttavia, essa si comporta differentemente: se un musicista suona bene, lo ricompensa bene, se non suona, non gli dà nulla; se lavora, lo veste, se non lavora, lo lascia nudo. E così, dico: riguardo alle relazioni noi ora stiamo imparando perché sono di un tipo o di un altro. Posso portarvi dei casi e spiegarvi. Immaginate un violinista che suoni il proprio violino con tutte le dita, ma il cui anulare sia un po’ difettoso e scombini un po’ le cose. Le altre tre dita prendono molto bene le note, ma quando arriva il terzo dito, che è debole, scombina tutto.[1] Dico: nelle nostre capacità, nei nostri sentimenti e azioni c’è qualcosa che a volte zoppica. Dio non è un Essere su cui noi possiamo imporci, Egli non accetta ordini da alcuna provenienza. Ciò che tu desideri resta una cosa tua, ciò che Dio pensa di fare è una cosa sua. Dici: «Ho pregato, ma non è stato detto né udito nulla». Questo è un tuo pensiero, questo è ciò che riguarda te. Ciò che Dio pensa è una cosa che riguarda Lui. Nessuno sa cosa Dio pensi. Egli fa ciò che vuole. Noi diciamo: «Perché è così?», «Perché agisci così?».

Gli uomini di oggi sono uomini di cultura. Se offri un buon pranzo a uno degli uomini di cultura di oggi, prima egli si mette a mangiare e poi, se avanza qualcosa, lo darà agli altri. Successivamente egli argomenterà sul perché abbia agito così. Se incontrate qualche illustre violinista egli darà prova del perché occupa il primo posto: perché sa suonare, ecco perché occupa il primo posto. Qualcun altro ha occupato l’ultimo posto perché non sa suonare. Perché l’hanno messo al primo posto? È un uomo ricco, paga bene. Perché è all’ultimo posto? Non ha soldi. Vi è un certo ordine che è stato disposto. Ora queste cose appartengono al passato, un passato di cui non riusciamo a liberarci. Vi sono situazioni buffe: una ragazza di 19 anni, quando passava accanto ai ragazzi, suscitava un furore tale che essi abbandonavano il lavoro perché volevano conoscerla. Una volta passati 30 o 40 anni, ella comincia a meravigliarsi perché quei giovani non le rivolgono più attenzione. Ella tiene conto del fatto che in questa vita vi è qualcosa di reale. Ella era giovane. Vi è un modo di vedere che è reale, e ve n’è un altro che è un’illusione. Tu vedi nel sonno tuo padre, e si tratta di un’illusione, ma lo vedi come se fosse reale, egli ha qualcosa di molto reale.

Dico: dobbiamo distinguere in noi le cose reali da quelle non reali. In futuro sarà molto facile distinguere cosa è reale e cosa non lo è. Sulla terra ciò che è reale è pesante e ciò che non è reale è leggero e lo si può a malapena pesare.[2] Le cose che sono veritiere nel mondo mentale hanno una corrispondenza anche nel mondo fisico. Ciò che è reale si distingue grazie alla luce e alla sua intensità; la bellezza della luce indica la realtà di un oggetto: più la luce è rarefatta e debole più le cose sono irreali, illusorie. Nel mondo fisico le cose che possiedono più forza sono reali e quelle che non ne possiedono non sono molto reali: da questo occorre trarre delle conclusioni. Noi, gli esseri umani di oggi, aspettiamo che qualcuno ci dia ragione, ma chi lo farà? L’unico a poter ottenere ragione sono io stesso. Quando al mattino vado incontro al sole prima che sorga, esso mi darà tutto. Se mi attendo che il sole possa avere una particolare attenzione nei miei riguardi e rimango a casa, esso non si preoccuperà minimamente di me. E così dico: in Natura vi è un grande stimolo grazie al sole, che apporta tutta una varietà di stimoli nel mondo. Se non ci fosse il sole, non saprei quale stimolo avrebbero gli esseri umani. Noi ormai ci stiamo avvicinando a una regione, e adesso vogliamo ciò che è elevato. Non abbiamo bisogno delle conoscenze già acquisite, è a causa di queste conoscenze che tutti soffriamo. Vi è una conoscenza che l’essere umano possiede fin dalla nascita: questa è la conoscenza utile, ed è indicata in questo modo nelle Scritture: “Saranno tutti istruiti da Dio”.[3]

Quando gli esseri umani saranno istruiti, cioè nasceranno da questa conoscenza, nel mondo non vi saranno queste controversie. Nell’uomo vi è una certa furbizia. Un inglese viaggiava nel deserto, quando dietro di lui arrivò un leone e iniziò a seguirlo. L’inglese sentì di trovarsi in una situazione di pericolo. L’arma che aveva con sé non era potente. Non appena si avvicinò a una roccia si sfilò il cappello e lo mise sulla punta del suo bastone. Il leone vide da lontano la testa, si lanciò per afferrarla e cadde in un precipizio. In questo modo l’inglese si salvò. Vi chiederete dove stia la morale, ma è forse morale che un leone mangi un uomo?

Quali sono le nuove motivazioni? In tutte le vecchie motivazioni nelle quali ora viviamo vi è sempre una polarizzazione, rimane qualche difetto, qualche imperfezione. Anche il più grande amore, quando lo frequenti durante le prime quattro o cinque settimane, vedi in lui soltanto il bene. Dopo quattro o cinque settimane vedi una piccola imperfezione, e dopo altre quattro o cinque settimane ne vedi una seconda. Queste imperfezioni si moltiplicano, diventano come nuvole, oscurano il sole. Si genera una cecità interiore e tu dici: «Non riesco a sopportare questa persona, deve andarsene!». Vi dirò il motivo per cui ciò è accaduto. Mentre arrivava, questa persona importante non è stata messa a fuoco: le imperfezioni si notano quando non si viene messi a fuoco. Una volta messi a fuoco, le imperfezioni non si notano più.

Due ricconi pagavano i propri operai: uno li pagava in assegni e l’altro in sonanti sterline inglesi. Gli operai sono sempre scontenti degli assegni e sono sempre contenti delle monete sonanti. Noi uomini di oggi amiamo la verità come amiamo gli assegni. Per essere un uomo di verità devi essere l’uomo più ricco e più forte al mondo. Si dice: la verità parla. La verità che nel mondo non può difendere se stessa non è verità. L’unica cosa che si difende da sé è la verità: essa è un fuoco divoratore. Non è possibile trasgredire alcuna sua legge. Essa non è rude, nella verità non vi è alcuna rudezza. Essa mostra il valore di ogni cosa. La verità mostra come bisogna fare ogni cosa, poiché la verità è quella regione dove tutto avviene con il minimo costo. Dunque, vivere in disaccordo con la verità significa vivere con i costi più alti. Che cos’è la verità? Vivere con costi minimi, là dove non vi è nessuno spreco. Inoltre, le cose veritiere non deperiscono mai, ma ringiovaniscono sempre, si rinnovano come il seme: una forma, dopo aver dato il proprio frutto, cade e rinasce. Dopo un anno spunta una nuova forma. Gli inglesi chiamano questo: eternal generation. Questo rinnovamento della verità dentro di noi deve avvenire costantemente. Quale sorella è così libera da dire al proprio amato: «Aspetta, stamattina ti canto qualcosa»? Quante sorelle ci sono che hanno cantato per il proprio amato? Devono cantare per lui come se cantassero davanti a un pubblico, ed egli deve esserne contento: la seconda volta sarà lui a volere che si canti per lui. Dovete iniziare dalle cose più piccole.

Un bambino zingaro era andato a dormire, mentre sua madre e suo padre riflettevano su come trovargli moglie. Parlavano di vendere la vecchia bufala che avevano e di far sposare il figlio. Il giorno dopo il bambino disse loro: «Papà, parlate ancora con la mamma della bufala come avete fatto ieri sera, poiché potrebbe essere un beneficio per tutti!». Ora, un esempio può chiarire solo un aspetto della questione. Gli zingari sono un’occasione per l’Amore. L’errore degli zingari è che loro, in qualità di allievi, non hanno resistito, non hanno completato gli studi. Non vi è zingaro al mondo che abbia resistito, gli manca sempre qualcosa. Ecco, hanno imparato a predire il futuro, sono dei maestri nel fare intrighi. Tutti gli illusionisti che abbiamo hanno forse completato gli studi?

Dico: ora, in questi tempi nuovi, dobbiamo economizzare il nostro pensiero. Cosa dobbiamo fare? È il pensiero a rendere l’uomo bello, e  anche i suoi sentimenti e le sue azioni lo rendono bello. Essi sono un mondo dal quale noi attingiamo. Se qualcuno non dovesse avere questi pensieri, cosa dovrebbe fare? Se qualcuno, dopo aver cantato, ti ha trasmesso qualcosa, si trova più in alto di te. Se qualcuno, dopo aver cantato per te, ha preso da te più di quanto ti abbia lasciato, si trova più in basso. Noi dobbiamo sempre tenere in considerazione quelli che si trovano più in alto, poiché sono loro quelli che danno. Il Cristo dice: «Io sono venuto perché abbiano la vita».[4] Loro citano questi versetti.

Dico: perché si possa creare una società moderna devono nascere simili bambini maestri. In futuro gli uomini che formeranno e governeranno i popoli non avranno un lavoro facile. Un essere umano deve essere nato per governare il mondo. Il sole governa l’intero sistema solare, ma il sole è forse piccolo? Le cose più grandi e tutte le scoperte possono essere governate soltanto da quel grande sole, che governa anche l’intero sistema solare. Tutti i pianeti gli obbediscono poiché egli dà in abbondanza a tutti l’energia che possiede. Noi ora apparteniamo a diversi sistemi. Ognuno di voi deve essere consapevole del sistema a cui appartiene e deve rispettarlo. Poi deve conoscere la regione in cui si trova e quale posto occupa. Noi esseri umani di oggi non possiamo evitare questa contraddizione. La terra è una regione estremamente chiusa. Fu creata una volta e dovettero ricrearla una seconda volta, e non solo: si prepara a essere ricreata una terza volta. In queste condizioni, sulla terra, non si può essere santi. In queste condizioni non si può essere belli. In queste condizioni non si può essere forti e non si può essere ricchi. Tutto ciò viene fiaccato.

Cosa temono ora le persone in questa guerra? In passato le guerre erano delle competizioni: ogni singola guerra si verificava per l’unico motivo di mostrare quale popolo fosse più elevato, più acculturato. Oggi le guerre non presentano questo criterio, ma hanno iniziato a diventare qualcos’altro. Tutti quelli che sono più forti possono rispondere con una guerra: chi è forte non riconosce alcun diritto e, finché è forte, dice: «Il diritto mi appartiene». Ora vi è una certa mancanza di coerenza. Tutti sostengono che bisogna riconoscere l’Insegnamento di Cristo. Per tanti anni ho osservato le persone più illustri in Bulgaria, e non riescono a sopportare la più piccola offesa. Dicono: «Perché mi ha offeso?». È forse possibile trovarsi sulla terra e non essere offesi? Mentre cammini in città ti cade un po’ di fuliggine addosso oppure qualche uccello rilascerà dall’alto le proprie impurità, non è anche questa un’offesa? Dall’alto cadranno sul tuo cappello. Poi tornerai a casa e vedrai che sono entrate le mosche: non una, non due e non tre. È una cosa buona quando le mosche entrano in casa: le persone soffrono di diabete. Ora non dovete pensare che dove ci sono molte mosche vi sia anche chi soffra di diabete. Siamo noi stessi a creare artificialmente il diabete, poiché quando ci arriva un bene vogliamo trattenerlo a noi, e di conseguenza tratteniamo lo zucchero solo per noi, non lo diamo agli altri e per questo soffriamo di un eccesso di zucchero. Se hai dello zucchero, donalo! Che non rimanga nella tua cooperativa! Inoltre, non prendere mai più zucchero di quanto ne occorra: se hai tre zollette di zucchero, mettine tre; se ne hai due, mettine due; se ne hai una, mettine una. Non metterne quattro perché venga più dolce. Alcuni invece dolcificano di più, mettono tre o quattro zollette. A volte la lingua umana è insensibile e perfino quattro zollette non possono dare l’effetto normalmente dato da tre sole zollette.  Prendete un violinista che suona: se ha la mano bagnata, se la pelle non ha la sua patina di grasso, i suoni non vengono bene, si inceppano. La mano deve essere asciutta: soltanto allora potrà produrre dei bei suoni. Inoltre il violinista deve essere ben disposto: un violinista senza una disposizione amorevole non è un violinista. Perché un poeta riesca a scrivere qualcosa, deve esservi qualcosa che gli passa per la testa. Se non gli passa nulla per la testa, cosa scriverà? A volte arriva un poeta e scrive delle poesie. Anni fa, quando gli spiriti parlavano, si manifestavano e comunicavano in versi. Vedevo che citavano la Bibbia. Dico: non fa nulla, sono spiriti antichi, che hanno parlato nella Bibbia. Alcuni dicono: «È una cosa nuova!». Poi li citano e dicono: «Non c’è da meravigliarsi». Inizialmente c’era da meravigliarsi, ma ora non ci meravigliamo neanche un po’. Quando nel mondo la verità viene fuori per la prima volta suscita meraviglia, ma quando viene fuori una seconda volta non suscita più meraviglia.

Mi trovavo in una casa dove c’erano una bambina bella e molto intelligente e un bambino molto intelligente, e vidi che il padre e la madre aspettavano che io me ne andassi il prima possibile: compresi questo e contavo di andarmene. Concentrai la mia mente sul bambino, lo studiai e vidi i suoi talenti e capacità, e pensavo a quel che sarebbe potuto diventare. All’improvviso loro se ne accorsero e dissero: «Perché guardate in quel modo, cosa c’è?». Cominciarono a interessarsene. «Vi interessa sapere cosa verrà fuori da questo bambino?». Dico: qualcosa verrà fuori. Fino a quando non cominciamo a interessarci alla Verità, nessun altro può interessarsene. Fino a quando non ci interessiamo all’Amore, nessun altro può interessarsene. Fino a quando non ci interessiamo alla Saggezza di Dio, nessun altro può interessarsene. Mi riferisco a un interesse con una tentazione minima. L’amore è qualcosa che non può essere tentato. Non è possibile dire quale sia la ragione dell’amore: non ve n’è alcuna. Mi sono occupato per un giorno intero di uno scarabeo: qual è la ragione di quello scarabeo? Siccome me ne sono interessato, divento anch’io uno scarabeo.[5] Brahma significa: “Un grande uomo che si è incamminato verso ciò che è eterno”. Se in un giardino portiamo un po’ d’acqua perché scorra fra gli alberi, dopo un po’ di tempo quegli alberi non miglioreranno? Dici: «Quell’acqua non può arrivare da sola». Ma quell’acqua in certe condizioni può aiutare quelle piante. Uno scarabeo può renderti celebre.

Ieri osservavo due giovani galli. Uno era nero, l’altro colorato.  È iniziata una controversia, una lite. In cosa consisteva quella lite? Il gallo colorato stava a circa venti passi e faceva chicchirichì. Mentre lo faceva, l’altro gallo si scagliava su di lui dall’alto, dicendo: «Che diritto hai di cantare? Non lo sai che non è questo il momento per cantare?». Il gallo colorato, quello che cantava, cominciò strategicamente a indietreggiare verso sinistra, si voltò a destra, arretrò di quaranta passi e poi fece nuovamente chicchirichì, dicendo: «È spontaneo per la nostra natura cantare. Ciò che preannunciamo alle persone è sempre bello! Noi tutti preannunciamo cose molto belle. Io preannuncio che, poiché oggi abbiamo litigato, domani il tempo sarà un po’ nuvoloso». Quanto sarebbe stata interessante l’esistenza se per tutta la vita non ci fosse stato alcun incidente, se nessuno avesse mai pensato qualcosa di male. Come sarebbe vedere qualcuno che non ha mai pensato qualcosa di male nei confronti di qualcun altro? Nelle condizioni attuali ciò non è possibile, poiché la metà della vita è costituita dal male. Il male regna nel mondo… è il lato soggettivo. Anche se non vuoi farlo, comunque accadrà. Dico: poiché tutto il sistema umano si è modificato, gli esseri umani devono conoscere molto bene il proprio apparato intellettuale, devono cominciare a studiare la testa umana, devono cominciare a studiare i polmoni umani, devono cominciare a studiare lo stomaco umano, le braccia e le gambe umane. Si vedrà quanto è complesso il sistema umano. Mentre siamo qui riuniti, vi sono 200-300.000 milioni di esseri su tutti i pianeti solari, e per tutti i mondi e tutti gli esseri che li abitano vi è la Provvidenza. Vi è Uno che si prende cura di tutti loro. Non potrai mai convincere un uomo di oggi che esiste la vita sul Sole. Non puoi dirgli che ci sono uomini come sulla terra, non ce ne sono, poiché un uomo terrestre, se fosse portato sul Sole, peserebbe 16.000 tonnellate. Questa materia è inutile, mentre la materia con cui sono stati formati gli esseri solari è così plastica, così resistente al calore, quei corpi sono così resistenti, che gli abitanti del Sole hanno la capacità di spostarsi lontano, fino ai confini del sistema solare. Essi si spostano, fanno delle gite e rientrano. E non solo, si spostano anche fino ai sistemi solari più lontani. Voi prendete tutto questo come un divertimento da “mille e una notte”. Dite: «Non è vero che ci sono uomini sul Sole». Dico: giusto, è vero che non ci sono uomini, ma è vero anche che ci sono altri tipi di uomini che sulla terra non possono vivere. Se un abitante del Sole venisse qui con l’intensità che possiede sul Sole, brucerebbe tutti quanti e tutta la terra. Per venire sulla terra deve prendere misure precauzionali per non fare danni. Nell’Antico Testamento, ogni volta che sono apparsi alcuni di questi abitanti sulla terra, le persone si prostravano a terra, non potevano resistere. Dico: noi, gli uomini di oggi, ci condanniamo a vicenda in continuazione. Noi uomini di oggi non siamo in grado di reggere il Giudizio divino, ecco perché ora viene glorificata la grazia rispetto al rigore.

Una volta un mio conoscente entrò nella stanza, dove si erano accumulate un po’ di mosche. Dissi: «Questa stanza è molto igienica». Egli sollevò la scopa per cacciarle via. Aprì la finestra, ma esse non si muovevano dal loro posto. Dissi: «Lascia perdere, in questo modo non puoi cacciarle via. L’unica cosa che puoi fare è prenderne una e buttarla fuori dalla finestra, poi prenderne un’altra e buttare anch’essa fuori dalla finestra. Invece cacciarle fuori in quel modo non è possibile, ne condannerai a morte fino a una ventina. Con la fretta non otterrai nulla. Io ne prenderò una, tu ne prenderai un’altra, le cacceremo fuori e la stanza sarà libera dalle mosche». Dico: non spazzate via i vostri pensieri con la scopa, ma cacciateli fuori.

Non vi è cosa più bella che vedere un essere umano agire bene. Prendete un violinista: egli produce dei suoni che non provengono da una corda sola, ma da quattro corde. Non vi è cosa più bella dei suoni che provengono da un’orchestra che suona. Dico: non vi è cosa più bella che vedere un violinista suonare, non vi è cosa più bella che vedere un pittore dipingere, non vi è cosa più bella che vedere un poeta scrivere, non vi è cosa più bella che vedere una ragazza abbigliarsi, non vi è cosa più bella che vedere un santo manifestare la propria umiltà.

Ora dal mondo invisibile assegnano il premio Nobel al miglior metodo per fermare la guerra, grazie al quale tutte le persone non avranno più il desiderio di combattere. Il popolo che riuscirà a inventarlo riceverà il premio più grande. La donna deve dire così a se stessa: «Dio mi ha dato gli occhi più belli e io non ho il diritto di sporcare i miei occhi per via di mio marito». Se pensa male di suo marito, ella sporca i propri occhi. Se non sa come proteggere le proprie orecchie, ella le insudicia. Ella non deve mai insudiciare le proprie orecchie. Nel mondo vi è una materia malvagia, melmosa, non so come la si potrebbe descrivere: una melma che non si pulisce, non si può lavare. Non si pulirebbe neanche dopo migliaia di anni: la lavi, ma non si pulisce. Un predicatore inglese, trovandosi in difficoltà poiché non riusciva a parlare, volle cantare dall’ambone: quando cominciava a cantare gli veniva in mente cosa dire e quando la mente si fermava ricominciava a cantare.

A voi interessano tre cose: noi vogliamo essere molto intelligenti, molto buoni e molto forti. Queste tre cose ci ostacolano: vuoi essere molto intelligente, oppure vuoi essere molto buono, oppure vuoi essere molto forte. Quanto forte? Quanto Dan Kolov? Egli era in grado di scaraventare a terra anche un uomo di 120 chili.[6] Vi sono eccezioni, come Dan Kolov e come Sansone, che con un osso di animale uccise, sterminò migliaia di persone. Egli raggiunse una città, ma la porta era chiusa e non lo lasciavano entrare, così sollevò la porta e la portò sulle spalle come per divertimento. Dico: noi uomini di oggi dobbiamo diventare forti e far meravigliare il mondo con la nostra pazienza. Ciò che acquisterete oggi rimarrà acquisito anche per il futuro, perciò non dovete distrarvi, non dovete guardare chi passa in lontananza. Immaginate, invece, che oggi sia il giorno in cui dobbiamo preparare il dono più grande dell’Amore di Dio. Il giorno di oggi è quello in cui dobbiamo preparare il dono più grande della Saggezza di Dio. Il giorno di oggi è quello in cui dobbiamo preparare il dono più grande della Verità di Dio. Cosa c’è di più bello di questi doni, quando li doniamo? Nel giorno in cui offriremo il miglior dono dell’Amore, il nuovo sole brillerà. Nel giorno in cui offriremo il miglior dono della Saggezza, il sole sarà sulla terra. Nel giorno in cui offriremo il miglior dono della Verità, il nostro sole non tramonterà mai e noi passeremo di gloria in gloria e compieremo la Volontà di Dio, diventeremo Figli di Dio.

 

Padre Nostro


Conferenza tenuta dal Maestro il 17 dicembre 1944 alle ore 10.00 a Izgrev – Sofia


Note

[1] La mano sinistra del violinista è quella con cui si premono le corde. Il pollice viene utilizzato per reggere il manico del violino, mentre le dita che suonano vengono convenzionalmente numerate da 1 a 4 a partire dall’indice. L’anulare, dunque, corrisponde al terzo dito.

[2] La frase successiva, così come è stata decifrata dagli appunti stenografici, risulta incompleta e non ben traducibile, pertanto non è stata inserita nella presente traduzione (N.d.T.).

[3] La Sacra Bibbia (Gv 6, 45).

[4] La Sacra Bibbia (Gv 10, 10). Nella Bibbia in lingua bulgara il versetto è differente e dice: «Io sono venuto per darvi la vita».

[5] In bulgaro scarabeo si dice brămbar. Il collegamento con la frase successiva è probabilmente l’assonanza fra le parole brămbar e Brahma.

[6] Dan Kolov (1892-1940), wrestler e lottatore bulgaro. Dopo aver vissuto trent’anni in America e aver conquistato molti importanti titoli sportivi, rientrò in Bulgaria e venne accolto come un eroe nazionale.


Traduzione di Valentina Gencheva e Michele Antonio Salvemini